
La maxi-operazione internazionale: "Porteremo l’eccellenza all’estero. E tra 5 anni quotazione in Borsa"
Empoli, 10 luglio 2024 – Il nodo verrà sciolto tra una manciata di giorni, sicuramente entro la fine del mese. Tanta è l’attesa che separa Sammontana dal sogno di spiccare definitivamente il volo sul mercato internazionale attraverso la fusione con il gruppo Forno d’Asolo, noto anche per il marchio Bindi. "Quando l’Antitrust ci darà il suo benestare faremo l’acquisizione – ha specificato ieri il Ceo Leonardo Bagnoli guardando con ottimismo al futuro –. Siamo in attesa di poter chiudere questa grande operazione che aprirà nuovi scenari". Nel mezzo c’è appunto l’Autorità garante della concorrenza e del mercato che a maggio ha bloccato l’affaire chiedendo "altri tre mesi di approfondimenti" per valutare gli equilibri di mercato e di concorrenza effettiva.
Sul piatto, lo ricordiamo, c’è una partnership senza precedenti. Era febbraio quando la famiglia Bagnoli annunciò l’ingresso del fondo di investimento Investindustrial nella società con una quota di minoranza. L’obiettivo? Creare un produttore d’eccellenza internazionale di prodotti surgelati di pasticceria, dessert e gelato, anzi un vero e proprio polo italiano da un miliardo di fatturato con stabilimenti in Italia, negli Usa e in Francia per oltre 2.500 dipendenti.
"Puntiamo all’espansione della vendita di gelati tra Europa e Usa, mercati dove Forno d’Asolo ha già una rete di distribuzione piuttosto consolidata – ha specificato –: dieci anni fa il nostro export era del 3%, ora del 5%. Possiamo crescere ancora anche cercando supermercati e distributori locali che apprezzano il Made in Italy e l’alta qualità". Un piano ambizioso, insomma, che porterebbe con sé anche un’ulteriore novità: il passaggio di testimone tra Leonardo Bagnoli e il Ceo di Forno d’Asolo, Alessandro Angelon, con quest’ultimo destinato a diventare il Ceo della nuova creatura di cui invece Leonardo sarà presidente. Una prima volta, anche questa, "frutto dei tempi e della necessità di crescere, di cogliere nuove sfide mondiali, come hanno già fatto tanti ’big’ dell’economia anche locale".
"Siamo una famiglia unita che sogna, che ha idee comuni e che ’utilizza’, tra virgolette, la finanza per arrivare a un obiettivo più alto dove non potrebbe arrivare da sola – ha continuato –. Il fondo entrerà in minoranza, farà il suo percorso insieme a noi per esprimere al meglio le nostre idee e le nostre energie, ci aiuterà a comprare questa azienda. Fra cinque anni ci quoteremo in Borsa, il fondo uscirà e l’azienda rimarrà quotata con la famiglia, con la maggioranza assoluta e il resto delle azioni flottanti". Le ricadute sul territorio saranno molte. La nuova Sammontana Italia avrà come sede Empoli, "via Tosca Romagnola, civico 56 – lo ha ribadito con orgoglio –, avrà la famiglia Bagnoli come socio di maggioranza. Insomma, stiamo parlando di un progetto mondiale che metterà la nostra città al centro del mondo".