
Attività fisica adattata
Empoli, 2 giugno 2019 - Molto più di un semplice esercizio fisico. L’attività fisica adattata per Claudio, oggi cinquantenne, ha significato tornare alla vita. Quella di ogni giorno, fatta di piccole cose e soprattutto della libertà di svolgerle nel pieno controllo del proprio corpo. Lo racconta lui stesso, spiegando come a poco più di quarant’anni, quando è stato colpito da ictus, si è trovato a iniziare a praticare l’attività fisica adattata in una palestra dell’Empolese: da allora continua ogni settimana a fare la ginnastica dedicata, nel suo caso specifico, a chi si è ritrovato con una limitazione funzionale importante: le conseguenze di un ictus. «Sono uscito dall’ictus con una paralisi alla parte sinistra del corpo - spiega - Tutti i movimenti cosiddetti fini del braccio, della gamba e la dorso flessione del piede li ho persi».
Da qui la necessità di «praticare questa ginnastica che sapevo era dedicata a chi come me aveva avuto l’ictus: nel tempo, ho potuto apprezzarne i benefici». Una scommessa vinta dall’azienda sanitaria Toscana centro che, con le Società della salute del territorio e accogliendo gli indirizzi della Regione, da anni promuove i corsi Afa con gli immancabili Afaday. Come quello in programma oggi a San Miniato, nel Pisano. La forza e il successo di questa attività che ha conquistato adulti e anziani portando nel 2018 a quota quasi 14mila gli iscritti all’Afa sul territorio dell’Azienda compreso l’Empolese Valdelsa, sta anche nell’aver diversificato il tipo di offerta. Mentre si lavora su corsi per chi ha la fibromialgia, esistono già diverse tipologie di questa attività: il tipo A per persone con artrosi, osteoporosi e patologie che migliorano col movimento, il tipo B-Otago specifico per la prevenzione delle cadute, il C per portatori di patologie croniche, con limitazioni funzionali.
Il ‘preferito’? Nei territori della Sds Empoli Valdarno Valdelsa, l’A con un’adesione molto alta da parte di chi soffre di artrosi, osteoporosi e patologie che migliorano col movimento, anche se nell’ambito Empolese-Valdarno inferiore è gettonassimo anche l’Afa C, ovvero l’attività motoria dedicata alle patologie croniche con limitazioni funzionali come nel caso di Claudio, che ribadisce «ho ricevuto gli stimoli necessari, a livello fisico ma anche psicologico, per non perdere quello che rimaneva della mobilità nella parte sinistra». In pratica, «con l’aiuto degli istruttori, giorno dopo giorno, ho lavorato sul mio corpo: per ritrovare la fiducia, è stato importante poter condividere quanto mi era successo con le persone che praticavano questa ginnastica per le mie stesse ragioni. E oggi continuo, più convinto di prima».
S.P.