BRENDA GATTA
Cronaca

E’ nato il ritrovo per chi ama sferruzzare. Il primo knit-café della Valdelsa

Appuntamento a Castelfiorentino al bar del Corso ogni martedì

KINT-CAFE’ Il ritrovo è aperto a tutti gli amanti di ferri e uncinetto

Castelfiorentino, 6 febbraio 2015 - GOMITOLO, ferri e uncinetto. La moda statunitense del “knit-cafè” si sta diffondendo a macchia d’olio per tutto lo stivale, Valdelsa inclusa. È a Castelfiorentino che, a partire da questa settimana, un gruppo di donne tra i 40 e i 65 anni ha deciso di darsi appuntamento ogni martedì pomeriggio al Bar del Corso per lavorare ai ferri e fare l’uncinetto. Un semplice passatempo tra una chiacchiera e l’altra? Non proprio, visto che l’intento dell’iniziativa pensata da Ebe Ciampalini è quello di aiutare l’ospedale Meyer di Firenze.

«L’idea alla base dell’iniziativa è quella di realizzare dei corredini per i bambini nati prematuri, da quelli in terapia intensiva fino a chi nasce al settimo mese di gravidanza - spiega Ciampalini, del gruppo “Il tempo ritrovato”, promotore lo scorso ottobre anche dell’urban knitting - Molto spesso non ci sono tutine a disposizione della dimensione giusta, per questo insieme all’associazione di knitting di Firenze abbiamo pensato di realizzare delle tutine da dare all’ospedale Meyer di Firenze». Insomma nello spirito del knit-cafè castellano c’è molto di più di uno svago pomeridiano tra amiche. Anche perché tramite l’associazione fiorentina, la rete di contatti, e quindi di distribuzioni, si estende al gruppo Cuore di Maglia. L’associazione, attiva in tutta Italia, realizza scarpe, cappelli, coperte e corredi per bambini nati “pretermine” o da famiglie in difficoltà, e li distribuisce in 39 ospedali italiani e in 5 Centri di aiuto alla vita, dove vengono programmate consegne mensili o semestrali.

TUTTO rigorosamente fatto a mano con lana, cachemire e merinos, secondo il protocollo Care. «Proprio l’associazione Cuore di Maglia ci dà indicazioni sulle misure, il tipo di filato, il modello - continua Ciampolini - Per ora non ci siamo date una scadenza per consegnare i corredini: quando arriviamo ad un discreto numero di lavori completati a quel punto le doneremo al Meyer».

Il gruppo castellano, formatosi tramite passaparola, attualmente è composto di 6 persone, ma l’invito è esteso a chiunque abbia voglia di partecipare, senza per forza essere esperti del lavoro ai ferri o all’uncinetto.

«Il nostro ritrovo è alle 16,30 ogni martedì nella veranda del bar - conclude Ciampalini - Gli spazi non sono molto estesi, per cui sul numero di partecipanti dobbiamo considerare anche questo».