Ndrangheta in Toscana, "I pozzi di Castelfiorentino sono puliti". Le prime analisi

Il post del primo cittadino dopo le indagini intorno alla strada regionale 429, dove sarebbero stati scaricati i rifiuti tossici delle concerie

Un tratto della Sr 429 (Fotocronache Germogli)

Un tratto della Sr 429 (Fotocronache Germogli)

Castelfiorentino, 23 aprile 2021 - «Ho appena avuto notizia, dall'amministratore delegato di Acque, Fabio Trolese, del fatto che le indagini fatte sui pozzi pubblici, che afferiscono al nostro acquedotto, limitrofe al tracciato della 429 bis, hanno dato tutte esito negativo circa la presenza di eventuali inquinanti».

Lo ha scritto su Fb Alessio Falorni, sindaco di Castelfiorentino (Firenze), a proposito degli accertamenti effettuati in seguito alla notizia del presunto uso di materiali tossici per il lotto V della Strada 429. Secondo Falorni si tratta di «una prima notizia positiva, rispetto all'indagine 'Keu'», avviata dalla Dda di Firenze e riguardante infiltrazioni della 'Ndrangheta in Toscana. «Le analisi continuano, da parte di Arpat, sui pozzi privati e sulla strada».

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Anche a Empoli pozzi ok

«Le indagini svolte da acque sui pozzi del nostro territorio comunale in modo tempestivo ci rassicurano e rassicurano i cittadini che sono allacciati all'acquedotto. Sarà importante ripetere in modo periodico queste verifiche al fine di monitorare il permanere delle condizioni di sicurezza. Per quel che riguarda le operazioni di controllo sui pozzi privati l'azione di Arpat darà entro pochissimi giorni un'informazione certa». Lo afferma in una nota la sindaca di Empoli (Firenze), Brenda Barnini, riguardo a controlli al sistema idrico nei pressi della Sr 429

Ora i controlli si estendono

Si estende la campagna di Arpat per il controllo e il monitoraggio delle acque all'interno di pozzi a uso domestico in tutte le aree potenzialmente interessate dalla contaminazione da materiali dannosi. Oltre alle aree limitrofe alla SR 429, per le quali è stato attivato il numero verde 800 800 400 al quale rivolgersi per richiedere le analisi, l'assessore regionale all'ambiente Monia Monni ha incontrato i sindaci toscani per illustrare l'attività che prenderà il via nei prossimi giorni. ''Ho chiesto ad Arpat - spiega Monni -, che ringrazio nuovamente per la disponibilità e professionalità che mette a servizio dei cittadini, di estendere la campagna di monitoraggio a tutte quelle aree in cui è stato ipotizzato l'impiego di materiale potenzialmente dannoso per l'ambiente, quindi non soltanto nelle aree limitrofe alla Sr 429. Oggi più che mai è di fondamentale importanza la collaborazione tra Regione e sindaci, che ieri pomeriggio ho incontrato per condividere l'attività che stiamo predisponendo per fornire tutto il supporto possibile con lo scopo di assicurare la salvaguardia della salute dei nostri cittadini e della sicurezza ambientale, da sempre pilastri del nostro agire''.

La commissione d'inchiesta

Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia hanno depositato la richiesta dell'istituzione di una Commissione regionale d'inchiesta sulle infiltrazioni della mafia e della criminalità organizzata in Toscana. "Le indagini della Procura di Firenze e della Dda dello scorso 15 aprile, che ipotizzano legami tra imprese, mondo politico e cosche della 'Ndrangheta nella nostra regione - sottolineano i capigruppo Marco Stella (FI), Elisa Montemagni (Lega) e Francesco Torselli (FdI) - sono comunque un campanello d'allarme. Il fenomeno delle infiltrazioni criminali va avanti da diversi anni, in tutti i settori, con numeri sempre più inquietanti, come emerge puntualmente dai rapporti stilati da forze dell'ordine e Istituzioni pubbliche".