REDAZIONE EMPOLI

"In tanti anni mai visto niente così. Verrebbe voglia di chiudere tutto"

L’amaro sfogo di Giammarco Micheli, uno dei titolari dell’azienda derubata che è stata fondata nel 1958 "Incredibile che nel 2024 possa accadere un fatto del genere con le strade bloccate. Chi ci tutela?".

La conta dei danni nel capannone con la porta. sfondata (Bongianni/FotoGermogli)

La conta dei danni nel capannone con la porta. sfondata (Bongianni/FotoGermogli)

"Dal 1958, non sono mai accaduti episodi simili". È un’azienda storica la “Micheli Gesta Srl“, un punto di riferimento per il tessuto imprenditoriale empolese. Una delle più note aziende di confezioni dell’area (fondata da Serafino Micheli, scomparso nel 2007) che dagli anni ’70 ha sede a Sovigliana. È qui che ieri i titolari si sono trovati alle prese, per la prima volta, con la conta dei danni. Con il disagio del furto subito, la rabbia e l’amarezza. Ancora difficile una stima precisa.

"La merce – conferma Giammarco Micheli, che dirige l’azienda insieme ai fratelli Gianna e Alfredo – è stata recuperata all’interno di un furgone abbandonato in zona Petroio. Ma eventuali danni vanno valutati con attenzione, cosa che faremo con le nostre dipendenti nei prossimi giorni. Le premesse, comunque, sono buone". Da un’iniziale stima che sfiorava decine di migliaia di euro di valore, la merce ritrovata (si tratta di capi fragili, delicati e costosi) potrebbe essere in parte recuperata. Non tutto è perduto, insomma. Ma non c’è solo il danno economico a pesare (anche la porta basculante laterale sfondata dal mezzo utilizzato per fare irruzione all’interno del capannone sarà da sistemare).

"Ci sono scadenze da rispettare, i disagi arrecati alla clientela, una giornata di lavoro (quella di ieri, ndr) persa. Siamo sconcertati – si sfoga Micheli –. Verrebbe quasi voglia di chiudere, di spostarsi altrove. La nostra è una delle rare realtà artigianali che ancora lavorano come una volta, sul territorio. Abbiamo 40 famiglie da mantenere. Paghiamo le tasse, rispettiamo le regole. Ma chi ci tutela?". Ecco che si torna a parlare di sicurezza, di controlli e pattugliamenti incrementati ma che, evidentemente, non sono sufficienti a contrastare questi fenomeni di criminalità.

"La banda che ci ha derubati – riflette Micheli – ha agito indisturbata per una mezz’ora, forse quaranta minuti. Incredibile che nel 2024 possa accadere un fatto del genere, con le strade bloccate e un furto che sembra il copione di un film d’azione. Colpi simili si sono verificati in tutta la Toscana. I malviventi imperversano e nessuno fa nulla. Dov’è la sicurezza sul territorio?".

Ed è oggetto di ipotesi e congetture anche il motivo che ha portato i malviventi a prendere di mira proprio la “Micheli Gesta“, un’azienda artigiana che lavora e ha sempre lavorato col massimo riserbo e che non divulga, per riservatezza e tutela dei propri clienti, alcun tipo di informazione concernente il proprio lavoro. A prescindere dalle supposizioni, sta di fatto che l’allarme scattato nel cuore della notte ha fatto saltare giù dal letto i titolari della ditta, che una volta arrivati nella sede di Sovigliana hanno trovato i risultati dell’assalto. "Non penso che chi ha agito sapesse cosa avrebbe trovato – ha concluso Micheli –. Ci hanno provato, con le stesse modalità con cui è avvenuto il furto alla ’Freeland Calzature’ di Fucecchio". La produzione ogni giorno si ferma nel tardo pomeriggio, così è accaduto anche mercoledì. La ditta proprio in questi giorni stava ultimando le pratiche per l’istallazione dell’impianto di video sorveglianza. Che però, fatalità, non è stato sistemato in tempo.

Ylenia Cecchetti