REDAZIONE EMPOLI

Il raddoppio davanti al Tar. Ora si aprono tre strade

Il tribunale si prende altri due mesi per valutare: ecco le ipotesi sul tavolo

Ancora tutto da valutare. Il caso del raddoppio contestato era già finito in tribunale il 28 settembre scorso con la prima udienza. I cittadini del comitato che riunisce le famiglie delle frazioni di Brusciana, Fontanella Sant’Andrea e Granaiolo, come annunciato, partite le lettere di esproprio, hanno fatto ricorso al Tar. Ma è ancora presto per una sentenza. Il Tribunale Regionale della Toscana nella prima udienza aveva preso in esame e accolto la ‘memoria’ di Rete Ferroviaria Italiana Spa. La Corte però aveva rinviato tutto alla prossima udienza. Udienza che si è tenuta, come anticipato nei mesi scorsi, al 15 febbraio. Ma ancora nessuna pronuncia. Come riferisce Paolo Gaccione, portavoce del comitato Empoli Granaiolo Per un altro raddoppio, "il Tribunale ha altri due mesi per valutare le carte. Si dovrà attendere la prossima scadenza per andare a fondo alla questione, quella del 15 aprile. Gli scenari che possono aprirsi sono sostanzialmente tre. C’è l’ipotesi che il ricorso venga respinto, oppure la strada della convocazione di un Ctu, un consulente tecnico d’ufficio che, a nostre spese s’intende, esaminerà il progetto nel dettaglio".

Ma la speranza del comitato è che il Tar si rifaccia alla terza soluzione, "quella della richiesta alla controparte, ovvero Rfi della valutazione di impatto ambientale". Sono tanti i temi del ricorso depositato il 14 luglio scorso e il nodo della Via è cruciale. Il raddoppio interesserà un tratto della linea Empoli-Siena, attualmente a singolo binario e non elettrificata. Il nuovo tracciato percorrerà in parallelo quello esistente per 10 chilometri da Empoli a Granaiolo. "Si parla di raddoppio per il 58% della sede stradale - ha più volte ribadito il comitato illustrando la relazione tecnica - il restante 42% riguarderà infrastrutture tutte da costruire ex novo, con impatti notevoli sull’abitato e sull’ambiente".

La distanza fra la nuova linea ferroviaria e le case in alcuni casi sarà di appena 2 metri". E’ proprio l’esclusione dalla Valutazione di Impatto Ambientale una delle formalità contestate. "Il commissario in accordo con la Regione - aveva spiegato il geometra David Cei - ha spacchettato il progetto in due parti adottando una strategia che ne ha permesso l’esclusione dalla Via. Una serie di prescrizioni avanzate dai vari organi competenti rimandano alla fase esecutiva del progetto". Della serie: se ci saranno dei problemi, si interverrà in fase di collaudo. "Quello che ci aspettiamo dal Tar - conclude Gaccione - è che venga richiesta una progettualità alternativa. Richiediamo che venga svolta in maniera integrale la Via con procedura ordinaria e completa". La data di scadenza per la fine dei lavori guarderebbe al 2026. Se il Tar dovesse respingere il ricorso presentato dal Comitato dei residenti, il raddoppio del binario Empoli-Granaiolo - un appalto da 148milioni di euro - diventerà realtà.