Cultura, riflessioni ed emozioni. Giù il sipario sulla 42esima edizione del Premio Letterario Giovanni Boccaccio. E’ stata un successo la serata di chiusura, merito senza dubbio della qualità degli interventi dei protagonisti: relatori di grande eccellenza che hanno arricchito il dibattito insieme ai vincitori Stefania Battistini per il giornalismo, Georgi Gospodinov per la letteratura e Marco Paolini per l’etica della comunicazione. "Le scelte che abbiamo fatto sono ispirate all’idea che non esistono confini, recinti che possono delimitare l’ambito del valore di una presenza culturale - commenta il presidente di giuria Walter Veltroni - Quest’anno abbiamo compiuto una scelta civile, non solo culturale. Le due cose sono ovviamente legate, perché la cultura è il principale strumento attraverso il quale si manifesta la libertà degli esseri umani".
La rassegna del 2023 è durata tre giorni, con tanti eventi che hanno coinvolto il borgo storico, tra Palazzo Pretorio, il Chiostro degli Agostiniani e la Casa di Boccaccio, e il Cinema Multisala Boccaccio. Si è parlato di guerra, di come questa viene raccontata e dei pericoli della propaganda. Ma anche di come la letteratura possa rivelarsi un antidoto e una potente arma di resistenza. Tra i momenti più emozionanti, le letture dell’attrice Lucia Lavia che ha interpretato alcuni brani dei premiati. L’apertura della giornata di domenica è stata affidata, poi, a "La storia delle donne, le donne nella storia", iniziativa alla quale hanno partecipato lo scrittore Riccardo Nencini, le assessore dei comuni di Certaldo e San Gimignano Clara Conforti e Carolina Taddei, la scrittrice Antonella Cilento, membro della giuria del Premio, e l’attrice Benedetta Giuntini.
Tra le novità di questa edizione, la Fiera Letteraria Fiammetta, con stand di case editrici provenienti da tutta Italia e libri per tutte le età. "Quest’anno una delle premiate, Stefania Battistini, non ha potuto partecipare in presenza. Ma imparando dal Boccaccio, che dalla peste ha creato il Decameron, da un’assenza abbiamo cercato di creare una presenza ancora più forte - ha detto la presidente dell’associazione Letteraria Giovanni Boccacio Simona Dei - E lo abbiamo fatto con una splendida diretta, forse la più lunga che io abbia mai visto dal Donbass, il racconto di una donna coraggiosa. D’altronde le donne sono state al centro di questa edizione. La sfida che lancio al Premio Boccaccio 2024? Che le bimbe e i bimbi si guardino con occhi veramente alla pari". Arrivederci, all’anno prossimo.
Y.C.