REDAZIONE EMPOLI

Il messaggio di Martina. La prevenzione dei tumori. Il progetto nelle scuole

Domani all’istituto Checchi un incontro con due dottoresse di Careggi. L’iniziativa di formazione è per i giovani di età compresa tra i 16 e i 18 anni.

Il nome del progetto è quello di una giovane studentessa diciassettenne, malata di tumore al seno, che prima di morire chiese di divulgare a tutti i ragazzi la conoscenza dei tumori, malattia che se presa in tempo può essere sconfitta. Si chiama “Martina“ l’iniziativa che ha l’obiettivo di educare i giovani a prendersi cura di se stessi e della propria salute. E’ per queste ragioni che all’istituto Arturo Checchi di Fucecchio arriva il progetto promosso nel 2006 dal Lions Club International con il patrocinio del Ministero della Salute e del Ministero dell’Istruzione con lo scopo di incontrare gli studenti delle scuole superiori per informarli sulle metodologie di lotta ai tumori. Gli incontri di formazione previsti all’interno del progetto sono rivolti ai giovani di età compresa tra i 16 e i 18 anni ed hanno già coinvolto oltre 150mila studenti italiani e molte scuole. A queste, domani, si aggiungerà anche l’istituto Checchi della città di Montanelli. Dalle 9 alle 11 le classi 3C, 3E, 3F e 3BD del liceo incontreranno le dottoresse Laura Doni ed Elisabetta Gambale, entrambe impegnate all’interno del reparto di oncologia di Careggi, che forniranno agli studenti e alle studentesse le informazioni di base per la lotta ai tumori attraverso tre vie: la prevenzione primaria, la diagnosi tempestiva e la terapia efficace.

L’intervento verterà sugli stili di vita e sul rischio di sviluppo del cancro, con particolare riguardo alla prevenzione dei tumori della mammella, del testicolo, della cervice uterina e del melanoma. "Ringrazio la dirigente scolastica Genny Pellitteri e i docenti – dice il vicesindaco e assessora alla scuola, Emma Donnini – per aver accolto questa proposta e le dottoresse Doni e Gambale perché offrono alla scuola e agli studenti questa importante possibilità: un’occasione per promuovere la cultura della prevenzione. Nella scuola, e non solo, è sempre più necessario diffondere la prevenzione come stile di vita".

Martina adesso non c’è più. Trascorse l’ultimo anno della sua vita tra ospedali, terapie, interventi chirurgici e sofferenze. Ma prima di andarsene, appunto, ha lasciato un messaggio chiaro: "i giovani non devono arrivare impreparati come lo sono stata io". Oggi però dal cancro si può guarire grazie anche alla prevenzione e alla diagnosi precoce.