Il meeting della discordia. La kermesse di nuoto si trasferisce a Livorno per il quarto anno di fila

Pistelli: "Uno smacco per la città, sarebbero gravitate più di 2mila persone". La replica di Manetti: "Nessuno ci ha chiesto la disponibilità dell’impianto"

Il meeting della discordia. La kermesse di nuoto si trasferisce a Livorno per il quarto anno di fila

Il meeting della discordia. La kermesse di nuoto si trasferisce a Livorno per il quarto anno di fila

Empoli, 19 maggio 2024 – Il conto alla rovescia è ormai cominciato. La prossima sarà la settimana che porterà alla trentunesima edizione del meeting di nuoto "Città di Empoli", organizzato dalla locale società T.N.T. Empoli. Oltre novecento atleti provenienti da tutta Italia sono pronti a scendere in vasca da venerdì 24 a domenica 26 maggio. Una vetrina importante per tutta la città. Anzi no. Per il quarto anno di fila, infatti, la prestigiosa manifestazione si svolgerà ancora una volta alla piscina Camalich di Livorno. Il motivo? L’indisponibilità dell’impianto natatorio adiacente al parco di Serravalle. Almeno secondo il presidente e direttore tecnico del T.N.T. Empoli, Giovanni Pistelli. "È uno smacco notevole per la città, non certo per la manifestazione che anche quest’anno ha visto un boom di iscritti, nonostante siamo stati costretti ad anticiparla di una settimana a causa di una concomitanza con una gara federale nel primo weekend di giugno. A parte l’Empoli Calcio, nessun altro sport riesce a muovere questi numeri: basti pensare che in tre giorni sarebbero gravitate in città più di duemila persone tra atleti, dirigenti e genitori – spiega –. Purtroppo non possiamo puntare sulla piscina comunale di Empoli perché abbiamo bisogno della vasca esterna olimpionica, che non è ancora aperta. E poi per questo tipo di manifestazione c’è la necessità che tutto funzioni al meglio e non ci siano sorprese, mentre all’impianto empolese molto spesso si registrano guai tecnici".

"Nel periodo invernale organizziamo altre due manifestazioni di minor livello nella vasca da 25 metri interna, ma per una kermesse a carattere nazionale come il Città di Empoli abbiamo assolutamente bisogno della vasca olimpionica esterna – prosegue Pistelli –. Del resto essendo anche un tecnico federale e portando avanti questa competizione ormai da oltre trent’anni, le società vengono a partecipare perché mi conoscono e perché sanno il modo in cui lavoriamo. Dispiace perché prima si poteva almeno discutere quando c’era questo tipo di appuntamenti, adesso invece siamo proprio tagliati fuori dal tavolo decisionale, nonostante siamo noi ad organizzare la manifestazione più prestigiosa sul territorio. Che non parlo con l’amministrazione comunale, per esempio, sarà due anni. Speriamo che in futuro possa cambiare qualcosa, ma onestamente non so nemmeno cosa".

Di tutt’altro avviso, invece, il presidente di Acquatempra, società che gestisce tra le altre anche la piscina di Empoli, Alessandro Manetti che ci tiene a precisare: "Nessuno ci ha mai chiesto la disponibilità dell’impianto, che aprirà come di consueto all’inizio di giugno". Al fatto che quest’anno quindi ci sarebbe stato un problema di tempistiche, vista l’anticipazione di una settimana del meeting, replica invece così: "Noi tutti gli anni apriamo le vasche all’aperto fra la fine di maggio e i primi giorni di giugno ma in caso di richiesta, avendolo saputo prima, ci saremmo potuti organizzare – chiosa –. Ma ripeto, nessuno ci ha chiesto nulla. Probabilmente fa più comodo fare polemica, piuttosto che essere accontentati". Al di là di quelle che sono le posizioni degli attori in campo, resta il fatto che sia una questione da risolvere perché per Empoli non ospitare una manifestazione di prestigioso a livello nazionale, che per altro porta il suo nome, è senza dubbio un’occasione persa.

Simone Cioni