Il manifesto della discordia. Spunta "Poggianti sindaco". È bufera in Fratelli d’Italia

L’iniziativa del capogruppo: "Così rivendico il mio operato negli ultimi 5 anni". La coordinatrice: "Non ci ha informati, ho girato tutto ai rappresentanti regionali". .

No, non è un fake. Il manifesto elettorale è fresco fresco di stampa e campeggia ad Avane, un altro è posizionato nella zona dello stadio. A caratteri cubitali la scritta "Insieme per Empoli". Più sotto il simbolo di FdI con le parole "Poggianti sindaco" e la gigantografia dell’attuale capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale. Tanto che viene spontaneo chiedersi: ma allora è Poggianti lo sfidante di Mantellassi?

Riavvolgiamo un attimo il nastro: sono giorni roventi per il centrodestra di Empoli, alle prese con lotte intestine e accuse incrociate tra Simone Campinoti che pare avere la candidatura già in tasca, e Andrea Poggianti, che sembra finito nell’angolo. Nel mezzo una lite alimentata da dichiarazioni della serie: "L’amico renziano cambia partito a ogni stagione" (è il j’accuse di Poggianti) e "Io non ho bisogno di poltrone, stipendi o collocazioni" (la replica di Campinoti).

Il caso empolese ha agitato anche i vertici regionali che dopo le tensioni degli ultimi giorni hanno imposto il diktat: silenzio assoluto fino a che il nome del candidato non sarà ufficiale. Ma i giorni passano, la decisione definitiva non arriva. E a spezzare un tranquillo (si fa per dire) mercoledì pomeriggio è la foto del manifesto elettorale di Poggianti.

L’immagine rimbalza di telefono in telefono infiammando le chat di politici e non solo. C’è chi pensa sia un fotomontaggio, chi ci legge una fuga in avanti di Poggianti, chi invece la interpreta come un rivendicare l’operato svolto negli ultimi cinque anni. Ma il coordinamento di Fratelli d’Italia non la prende bene. "Nessuno di noi era stato informato – si affretta a precisare Francesca Peccianti, coordinatrice comunale FdI –. Si tratta di un’esclusiva iniziativa di Poggianti all’insaputa del partito. Cosa mi sembra? Al di là dei nomi che sono usciti in questi giorni, mi pare il lancio di una candidatura. Abbiamo girato tutto ai rappresentanti regionali del partito".

Non si fa attendere la replica di Poggianti: "I manifesti sono libera iniziativa del sottoscritto, voglio rendicontare l’attività svolta in questi cinque anni in Comune. Non è necessaria nessuna approvazione preventiva. Trattasi di un simbolo che è regolarmente registrato in Comune e di cui sono capogruppo. Chi vuole leggerci una dietrologia lo faccia pure, ciò non toglie che il manifesto ha un messaggio principale. Io sono uomo di partito e attenderò la scelta ufficiale della coalizione. Poi deciderò se ascoltare chi mi chiede di candidarmi a sindaco, soprattutto nel caso in cui la scelta fosse Campinoti". Insomma, i segnali sembrano andare tutti nella direzione di una scissione. Ma la politica ormai ci ha abituato a ribaltoni e colpi di teatro. E il prossimo potrebbe essere già dietro l’angolo, magari proprio ad Avane o nella zona dello stadio.

Alessandro Pistolesi