Il futuro del calzaturiero. La ricetta di Ceolini: "Ecco le nuove sfide"

Il presidente di Assocalzaturifici all’assemblea ha tracciato le linee guida "È fondamentale fare del settore un comparto attrattivo per i giovani".

Il futuro del calzaturiero. La ricetta di Ceolini: "Ecco le nuove sfide"

Il futuro del calzaturiero. La ricetta di Ceolini: "Ecco le nuove sfide"

Poche parole d’ordine. Ma decisive anche per la nostra zona. Sostenibilità, digitalizzazione, innovazione, Made in Italy, terzismo quali driver per lo sviluppo del settore, con un focus sulla formazione per fare del calzaturiero un comparto attrattivo per i giovani. Sono queste le linee guida fino a giugno 2027, di Giovanna Ceolini, confermata presidente di Assocalzaturifici dalla assemblea degli associati.

L’associazione, rappresenta a livello nazionale le imprese a carattere industriale che operano nel settore della produzione di calzature. "È davvero con grande emozione - commenta Ceolini - che affronto questo mio mandato. Ci attende un lavoro impegnativo. Dobbiamo rispondere a una congiuntura non semplice, in un quadro geopolitico dominato dall’incertezza, con iniziative e progetti che sostengano le nostre imprese sui mercati internazionali".

"Oggi più che mai – ha aggiunto – è importante rimettere al centro gli interessi del settore e quindi la nostra associazione. Questo lo possiamo fare tornando a un dialogo e a un confronto franco e costruttivo. In questo non sarò sola, ma supportata da una squadra composta da professionisti di indubbio valore". Tra gli altri obiettivi, la valorizzazione delle aziende terziste, meglio conosciute come Cdmo (contract development and manufacturing organization), per difendere l’artigianalità tradizionale delle lavorazioni italiane. Sostegno profuso inoltre alle politiche fieristiche a partire da Micam Milano, la più importante manifestazione al mondo del settore a cui partecipano anche gran parte della aziende calzaturiere del Comprensorio che ha in Fucecchio un autentico e storico motore. Fra i progetti in cantiere della fiera la riorganizzazione dei padiglioni, il potenziamento dell’area MicamX, con un’attenzione particolare ai contenuti dei seminari, alla sezione dedicata al retail del futuro, alla comunicazione e agli eventi. Non mancherà – è emerso – un consolidamento del Cimac, laboratorio specializzato nei test per l’industria calzaturiera e la moda, che assicura la qualità e l’eccellenza del prodotto e la conformità agli standard globali. Di fatto un supporto alle imprese, in un quadro normativo sempre più complesso, attraverso servizi di testing e certificazione. Per il Valdarno l’industria della scarpa è e resta uno dei pilastri dell’economia.

C. B.