I sindaci in coro "No all’omofobia"

Il territorio si prepara a celebrare il 17 maggio. Gli amministratori degli 11 comuni studiano iniziative

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L’Empolese Valdelsa si prepara a celebrare la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, individuata nella data del 17 maggio. Gli amministratori degli undici comuni dell’Unione stanno pensando a un evento unico, di area, per sensibilizzare sui temi affrontati nel disegno di legge Zan e ribadire l’importanza di condannare discriminazioni e violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità. Nell’ultima riunione di giunta dell’Unione, i primi cittadini hanno approvato un atto di indirizzo per celebrare il 17 maggio: una data centrale anche nel testo del disegno di legge contro l’omotransfobia, con relatore il deputato Pd, Alessandro Zan. Simbolicamente e concretamente in quella giornata si intende richiamare l’attenzione sulla necessità di provvedimenti normativi che vadano a tutelare i diritti delle persone omosessuali, delle donne e dei disabili e che difendano questi soggetti dai reati cosiddetti d’odio, introducendo misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità. Il 17 maggio dovrà essere anche la giornata dedicata alla promozione della cultura del rispetto e dell’inclusione, nonché al contrasto dei pregiudizi e delle discriminazioni. Il tema, nell’Empolese Valdelsa, è di grande attualità. E’ venuta alla luce pochi giorni fa la sconcertante storia di Malika, la 22 di Castelfiorentino cacciata di casa e ripudiata dalla famiglia perché lesbica.

"I sindaci degli undici Comuni hanno deciso di unirsi per ribadire l’importanza di tutelare i diritti di ognuno – sottolinea il sindaco di Certaldo, Giacomo Cucini, delegato alle Pari opportunità per l’Unione, al lavoro per realizzare una proposta di programma per il 17 maggio – E’ fondamentale sensibilizzare su temi come quelli contenuti nel ddl Zan, che auspichiamo venga quanto prima approvato: agire in questo senso significa dire no alla violenza e alla discriminazione e dare a tutti pari opportunità e strumenti di tutela".