REDAZIONE EMPOLI

I sindaci e la tempesta: "Abbiamo compiti enormi ma pochi strumenti. Accuse ingiustificate"

Barnini: "Mettiamo avanti a tutto l’impegno per risollevare i territori. Nessuno avrebbe potuto fare niente per mitigare le conseguenze".

I sindaci e la tempesta: "Abbiamo compiti enormi ma pochi strumenti. Accuse ingiustificate"

Tante, tantissime responsabilità e pochi strumenti a disposizione. Secondo Brenda Barnini è questo il destino dei sindaci, i primi a intervenire sui territori quando c’è un’emergenza ma sovraesposti agli attacchi e alle critiche, soprattutto via social, per la gestione delle fasi più difficili. I danni provocati dall’alluvione hanno sollevato un po’ ovunque polemiche sulla manutenzione di strade e fiumi ma anche sulla gestione dei codici di allerta. Discussioni che hanno spinto Barnini a scrivere un lungo post su Fb: "Tutto serve tranne che le accuse alle istituzioni, peggio ancora ai sindaci – esordisce la sindaca di Empoli –, lo dico con umiltà ma anche con tutta la consapevolezza di chi porta sulle spalle questa responsabilità da quasi 10 anni".

Riguardo ai codici di allerta per mettere in guardia i cittadini, Barnini chiarisce che "l’alluvione che ci ha colpito è stata per proporzioni e intensità devastante e purtroppo nessuno avrebbe potuto fare nulla per impedirla o mitigare le conseguenze. Mettiamo avanti a tutto l’impegno per risollevare ogni singolo territorio colpito e facciamolo con concretezza e umanità".

La conta dei danni è ancora in corso, ma una cosa è certa: la ferita è enorme, profonda. "I danni materiali – osserva la sindaca – sono enormi, quelli morali incalcolabili, le persone che hanno perso la vita e le vite ammassate ai lati delle strade sotto forma di effetti personali, ricordi, case distrutte. Le aziende che hanno perso macchine, materie prime, produzione che si sarebbe trasformata in stipendi e fatturato. C’è una montagna da scalare, così tanto lavoro da fare per ricostruire da sembrare impossibile, risorse da trovare, misure straordinarie per l’emergenza e scelte sugli investimenti per il futuro". Barnini pone poi l’accento sugli stumenti in mano ai sindaci e sulla mole di responsabilità di cui si fanno carico: "Il giorno in cui un sindaco firma per convalidare l’elezione lo fa con l’entusiasmo di poter servire la propria comunità, se mettessero accanto alla firma l’elenco completo delle responsabilità personali che ti stai assumendo senza avere minimamente a disposizione gli strumenti per poterle gestire probabilmente nessuno metterebbe quella firma".