
Ad ogni anno, la sua particolarità. Prima c’è stata la pandemia, poi il caro bollette, stavolta ad ostacolare la caccia all’affare ci si è messo il meteo sfavorevole. Non è partito con l’atteso "effetto boom" il periodo dei saldi estivi. Ad otto giorni dall’inizio degli sconti - che dureranno fino al 31 agosto - un primo bilancio che, nonostante tutto, guarda con fiducia alle prossime due settimane, quelle decisive.
"La stima nazionale di spesa è di 150 euro a persona - dichiara Gianluca D’Alessio di Confesercenti Empolese Valdelsa - Noi però siamo ottimisti, speriamo in qualcosa in più. E’ un budget leggermente inferiore rispetto all’anno scorso, una cifra sulla quale incidono l’aumento dei dazi, l’inflazione, la minore disponibilità economica da parte delle famiglie. Se nel 2022 c’è stata la voglia di ripartenza, oggi si soffre il contesto che porta ad acquisti più frenati". E poi c’è la stagione, che certo non ha aiutato. L’estate è tardata ad arrivare e il maltempo ha stroncato il momento delle vendite a prezzo pieno. "La vendita estiva è stata bloccata dalle temperature più basse rispetto alla media e dalla pioggia. Si è spostato tutto al periodo dei saldi - conferma D’Alessio - E’ andato bene invece lo shopping relativo alla moda cerimonie, con gli eventi ripartiti a pieno regime".
Ad avere la peggio prima dei saldi il settore legato agli accessori mare, che invece ora, tra costumi e calzature, include gli articoli più gettonati. Per la prima volta la stagione degli sconti non si è aperta nel primo sabato del mese. La nuova data è stata posticipata dalla conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella seduta del 22 marzo scorso. "Questa novità non ha giocato a nostro favore - aggiunge D’Alessio - In genere si cominciava il primo sabato del mese: i saldi estivi 2023 hanno preso il via di giovedì, un appuntamento infrasettimanale che non ha aiutato". Sulle tempistiche, la richiesta delle associazioni di categoria resta quella di posticipare l’inizio degli sconti, di almeno un mese dalla data stabilita. "Già cominciare a inizio agosto sarebbe un punto a favore dei commercianti. Ma non basta spostare la data. Bisognerebbe agire sul contrasto alle vendite promozionali online, ci sono competitor occulti con cui è davvero difficile fare la gara: non c’è controllo su chi effettua saldi tutto l’anno".
Quel che invece fa ben sperare è il flusso di persone portate nei centri storici e nei centri commerciali naturali in queste sere d’estate. "Il calendario nutrito di iniziative messe in piedi per la stagione estiva ci fa guardare a tutto il mese di luglio con fiducia. I risultati già ci sono".
Y.C.