I rincari pesano sulle associazioni "Spendiamo quattro volte di più"

Per l’Auser la bolletta di luce e gas è passata da 400 euro a 1400: "Cifre difficili da assorbire". Il tesoriere della Vab di Limite sull’Arno: "La stima è di 10mila euro di costi in più rispetto al 2021"

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Bollette salate, una piaga anche per il mondo del volontariato. Le associazioni si difendono come possono. Aumentando a loro volta, ad esempio, i prezzi offerti nelle sagre di paese; una delle poche maniere per avere rientri immediati in cassa. L’andamento è generalizzato e la questione investe tutti. L’ossigeno delle ambulanze costa il 30% in più. Per non parlare dei materiali, dei dispositivi di protezione, della benzina. Al momento non ci siano bandi ai quali agganciarsi per tornare a respirare. "Spendiamo 4 volte in più rispetto al passato - conferma Eleonora Gallerini, presidente delle Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli - Il costo del carburante è la voce più pesante. Siamo fuori con 30 mezzi ogni giorno. L’emergenza non ha orari, sono chiamati a impegni ai quali non si può dire di no".

A tenere i conti è Monica Nocentini, dall’amministrazione: "Lavoriamo su svariati settori, abbiamo due sedi grandi, il centro Lilith, le case rifugio, le case accoglienza. E i relativi aumenti in bolletta li assorbiamo tutti. Non possiamo ricaricare sui ricavi, non siamo aziende. Abbiamo convenzioni in essere che non si toccano. Le tariffe del centro aiuto donna non possono essere gonfiate, così come quelle dei servizi in supporto agli anziani, una fascia già debole e in difficoltà". Il volontariato fa da cuscino, dunque. È un settore a parte, spiegano gli addetti ai lavori, non legato alle semplici regole dell’economia, un mondo bello da vivere ma fatto di ombre e ostacoli, specialmente oggi. "Il nostro è un settore che vive di cuore - dice Nocentini - Ma qui ci fanno venire un infarto". In Auser, per una piccola sede come quella di Montelupo, la bolletta di luce e gas è passata da 400 euro a 1400. "Cifre che ci mettono in difficoltà - confessa la presidente Annalisa Nozzoli - ma che non ci spaventano". Nozzoli ha una visione ottimistica. "In 76 anni - dice - ho vissuto difficoltà economiche, sociali e culturali ben peggiori. Non è stato un anno florido. Non c’è guadagno ma al momento non siamo in rimessa. E questo dato è già positivo". Stefano Bandini, tesoriere in Vab a Limite sull’Arno, ha fatto una ricognizione sommaria delle spese relative al carburante che, rispetto agli ultimi anni, sono aumentate del 34%. Duemila euro in più in 3 mesi. "Abbiamo 8 mezzi - spiega Bandini dell’antincendio boschivo - E durante le emergenze il motore resta acceso anche per ore. Per un pieno che può durare un giorno, vanno calcolati 170 euro". E non parliamo dei camion, che hanno serbatoi da 150 litri. "Poi ci sono i rincari sulla manutenzione. Il prezzo dei pezzi di ricambio è salito del 20% e la manodopera è passata dalle 30 alle 40 euro orario per una qualsiasi ditta meccanica". Altra voce che svuota le tasche del volontariato è l’abbigliamento. La tuta antincendio? Da 100 euro è salita a 170. "È presto ancora per chiudere il bilancio - dice Bandini - ma la stima è di 10mila euro di spese in più rispetto al 2021. Almeno 7mila sono dati dai rincari".

Ylenia Cecchetti