
Impossibile immaginarlo lontano dalla consolle, suo quartier generale finché il Covid non ha spento i riflettori e messo a tacere la musica. Nelle cuffie la disco, vera passione per Riccardo Cioni, dj Full Time, protagonista delle serate targate Pg 93, a Sovigliana di Vinci, ma anche anima della festa in tanti locali dell’Empolese Valdelsa, da Montaione a Cerreto Guidi, passando per Empoli. Una garanzia di buona musica e balli sfrenati per il popolo della notte che, ieri, si è trovato a dire addio a un dj, capace di mettere d’accordo tutti. Un artista, ecco. Cioni, livornese, è scomparso a 66 anni nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Livorno, dopo un intervento d’urgenza per patologie non riconducibili a Covid, anche se contro il virus aveva lottato di recente.
"Strappato ai propri affetti familiari, a causa di breve e improvvisa malattia non collegata alla recente epidemia, alle 12, è venuto a mancare", scrivono moglie, figlio, cognati e nipoti in un post su Fb. Una notizia a cui è difficile arrendersi per i tanti che lo avevano applaudito condividendone i successi anche a livello internazionale fin dagli inizi degli anni Ottanta, con il brano ‘In America’ e altre produzioni.
Il giorno di Natale, sulla sua pagina Facebook, Cioni aveva ringraziato medici, infermieri e volontari del secondo padiglione dell’ospedale di Livorno, dove era stato ricoverato per Covid "per l’impegno, la professionalità, la dedizione e la cortesia dimostrata in questi giorni". "Con la promessa - aveva concluso - che, quando l’emergenza Covid sarà alle spalle, organizzerò un evento per ringraziarvi personalmente". Ma il destino ha scelto diversamente.