SAMANTA PANELLI
Cronaca

Il primo giorno del giudice di pace. Uffici aperti nella sede di via Sanzio

La dottoressa Laneve accolta da una delegazione di avvocati

Riapertura del tribunale di Empoli. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli

Empoli, 2 aprile 2017 - E' pronto ad accogliere il solo giudice di pace designato al momento, Maria Dora Laneve.  Anche lei, fare garbato, disponibile e allo stesso tempo fermo, ieri mattina ha fatto tappa nei locali della sede riguadagnata dalla città. Niente da dire, per discorsi e presentazioni ci sarà tempo in occasione dell’inaugurazione ufficiale della struttura. Ad accoglierla una delegazione degli avvocati di Empoli e Valdelsa. Tra loro anche Andrea Petralli del direttivo Aev, con i colleghi Gian Paolo Stefanelli e Gabriele Stagni. Ieri mattina in aule e uffici di via Sanzio, dove un tempo era proprio la pretura, si percepiva emozione.

«L’ufficio del giudice di pace è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12, salva diversa indicazione. Il sabato è previsto un presidio di urgenza per la sola iscrizione a ruolo degli atti in scadenza il giorno stesso, dalle 9 alle 13». Questo il cartello che campeggiava sulle tre porte di accesso, ancora orfane come l’intera struttura, dell’insegna ufficiale. Sopra la più grande, sventolavano tricolore e bandiera europea. Erano chiuse a chiave: il sabato le attività sono a regime ridotto, quindi l’unica porta aperta è quella che guarda via Sanzio. Da lì si accede alla cancelleria penale, prima porta a destra, e a quella civile, poi in una stanza che ospita tre dei quattro dipendenti comunali agli ‘ordini’ del funzionario Marco Tozzi.

Gli scaffali sono ancora vuoti, di faldoni si riempiranno poi: ieri mattina, per lo meno fino alle 12 abbondanti, nessun atto consegnato. Martedì udienze civili, mercoledì penali: la tabella di marcia è questa, aspettando l’arrivo di altri quattro giudici. Le stanze non mancano, ma nell’aula del penale, manca la più classica delle scritte ‘La legge è uguale per tutti’. Ma sta arrivando. L’ufficio è stato allestito con il fiato sul collo delle scadenze da rispettare. Cos’altro manca? Una mano di vernice sul retro dell’edificio, fin troppo decorato da messaggi d’amore e pensieri di writer.