SAMANTA PANELLI
Cronaca

Ginevra Di Marco a Multiscena: «Cantare Tenco riempie l’anima»

L'appuntamento al Parco dei Mille a Spicchio di Vinci

Ginevra di Marco

Vinci, 2 agosto 2019 - «LA CELEBRAZIONE di uno dei più grandi cantautori degli anni Sessanta, una delle personalità più belle e particolari». Questo è ciò che attende domani, sabato 3 agosto, chi deciderà di fare tappa al Parco dei Mille a Spicchio di Vinci, palcoscenico per il terzo appuntamento di Multiscena 2019, a ingresso gratuito. Lo spettacolo prenderà il via alle 22: sul palco Ginevra Di Marco con il suo ‘Ginevra Di Marco canta Tenco’.

Che cosa deve aspettarsi il pubblico vinciano?

«Questo concerto è la celebrazione di un grandissimo musicista che ha scritto canzoni bellissime con melodie splendide e testi profondi sulla vita, testi che risulta quasi impensabile siano stati scritti da un giovane poco più che ventenne. Sembrano opera di uno che la vita l’ha già vissuta. Perché Tenco dimostra una sensibilità fuori dal comune».

Un progetto che la entusiasma...

«E’ stato con grande gioia che ho accettato di fare questo progetto, un progetto che quest’anno si è riproposto tra Prato e Spicchio, due date toscane. A dicembre potremmo farne un’altra a Prato al Metastasio con orchestra intera. Speriamo vada in porto, mi piacerebbe tantissimo».

Dal punto di vista musicale, che concerto sarà?

«E’ piuttosto minimale con queste melodie che ho cercato quasi di esasperare: sono di una bellezza unica. Per me cantare Tenco è vocalmente di grande soddisfazione: ti riempie completamente l’anima».

Da che brano comincerà?

«La scaletta inizia con ‘Un giorno dopo l’altro’, il resto preferisco resti da scoprire».

E gli spartiti di Schumann come si inseriscono?

«E’ una parentesi, una sorta di intervallo che ti butta in un altro mondo così da dividere il concerto in due tempi, oltre a un’occasione per lasciare ai musicisti classici con me sul palco il modo di esprimersi».

A Prato, lo spettacolo ha fatto il tutto esaurito

«Non mi aspettavo un sold out venti giorni prima. Questo mi riempie di piacere e pensieri belli, pensando che forse c’è la curiosità di scoprire un autore rimasto più in ombra se non per qualche canzone molto nota e che c’è la curiosità di ascoltare Ginevra a prescindere da quello che propone. Mi piace pensare che il pubblico sia attirato da ciò che Ginevra e i suoi musici possono fare. Per me, questo è centrare il segno».

A Spicchio suonerà in un parco: meglio parco o teatro?

«Dipende dalle zanzare (sorride ndr). Scherzi a parte, mi piace. E’ bello far vivere i luoghi».

Il tutto a ingresso gratuito, grandi eventi per tutti.

«E’ una gran bella opportunità. Dietro a questa scelta c’è una mentalità che denota che ci sono persone che puntano sulla cultura e ci scommettono. E’ un nodo grande e importante in questo tempo malandato e burrascoso, è ciò che farà la differenza».