REDAZIONE EMPOLI

"Garantire l’assistenza agli studenti disabili è un dovere"

Il tema dell’assistenza agli studenti più fragili è al centro del dibattito dopo la lettera firmata dagli insegnanti insieme al personale Ata. Buongiorno Empoli aveva già sollevato il problema

Il consigliere comunale Leonardo Masi

Il consigliere comunale Leonardo Masi

Empoli, 2 giugno 2025 – Il tema dell’assistenza agli studenti più fragili è al centro del dibattito dopo la lettera firmata dagli insegnanti insieme al personale Ata e inviata al sindaco Alessio Mantellassi per chiedere rassicurazioni sull’investimento di risorse. Il gruppo Buongiorno Empoli-Siamo Empoli, in realtà, aveva sollevato il caso già il 20 maggio.

"Il Comune ha comunicato alle direzioni didattiche una nuova modalità di ripartizione delle ore dedicate all’educativa scolastica per gli alunni e le alunne disabili che comporterà una diminuzione di ore assegnate ai singoli casi – si legge nella nota –. Ciò perché, a causa del presunto aumento del numero di certificazioni, l’Amministrazione non riuscirebbe a garantire tutte le ore di assistenza educativa necessarie. Questa decisione avrà un effetto fortemente negativo sia sui ragazz* stessi, e sulle loro famiglie, che sul gruppo classe. Ad essere minato risulterà in primis il diritto all’inclusione: la presenza degli educatori è infatti fondamentale per garantire la piena partecipazione degli alunni e delle alunne con disabilità alle attività didattiche e alla vita scolastica nel suo complesso, come sancito dalla normativa vigente (Legge 104/92 e successivi decreti attuativi, ndr)".

"Significa poi difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi individualizzati e nell’aumento del rischio di isolamento e marginalizzazione: i Piani Educativi Individualizzati - i cosiddetti PEI, realizzati alla presenza delle scuole, dell’Asl, delle famiglie e dell’educativa - sono elaborati tenendo conto delle specifiche esigenze dei soggetti indicati – prosegue la nota di Buongiorno Empoli –. La stessa decisione peggiorerà anche le condizioni di lavoro di educatori ed educatrici che avendo a disposizione meno ore sui singoli ragazz* dovranno seguire più casi e di conseguenza affrontare più spostamenti da una scuola all’altra e più impegni burocratici non retribuiti. Ci sarà quindi un deterioramento dell’intervento educativo stesso ed uno svilimento della professione. Professione già poco riconosciuta sia a livello sociale che economico. Garantire l’assistenza e l’educativa alle disabilità nelle scuole - nel rispetto delle indicazioni dei Pei - è necessario e testimonierebbe anche la volontà dell’Amministrazione di voler stare dalla parte di chi ha più bisogno. Questa decisione contrasta anche con la tanto promossa “Agenda 2030“".