
Mirko Maccioni nel suo negozio in viale Cento Fiori a Montelupo Fiorentino che è stato svaligiato per la seconda volta in due mesi
Empoli, 21 dicembre 2016 - OLTRE cinquecento paia di occhiali sparite dagli scaffali, oltre quarantacinqueila euro di danno. Sono i primi numeri del raid messo a segno all’alba di ieri nel punto vendita montelupino dell’Ottica Maccioni.
Un ‘amarcord’ per Mirko Maccioni, di nuovo alle prese con espositori da riempire e ammanchi ad appena due mesi dall’ultimo furto subito. In quel caso, era l’alba del 21 ottobre, sparirono migliaia e migliaia di euro di montature e apparecchiature da ottico.
«E’ una media preoccupante – ammette, con un filo di voce – Dopo quanto accaduto a ottobre, temevo nuove incursioni, tant’è che ho ordinato saracinesche e allarme fumogeno: sono in attesa che vengano installati».
I banditi sono stati più veloci di preventivi e operai. Sono entrati in azione poco dopo le 4 dieri e, in meno di cinque minuti, hanno completato l’opera e sono fuggiti. «Il sistema di allarme è scattato alle 4 e sedici minuti – racconta Maccioni – Le guardie giurate sono arrivate in pochi minuti, ma hanno trovato la porta sfondata e gli espositori vuoti. Niente altro».
In via Cento Fiori, nel centro di Montelupo Fiorentino, a due passi dal Comune, sono arrivati anche i carabinieri della Compagnia Empolese. «Erano lì prima di me – ci tiene a sottolineare Maccioni – Ma resta il fatto che ci troviamo punto e a capo. Porta da riparare, occhiali da inventariare, danni da accertare: la stima è ancora in corso. Al momento, si aggira sui quarantacinquemila euro di danno». Una cifra impegnativa, ancor di più se si aggiunge agli oltre cinquantamila euro di due mesi fa. Colpi fotocopia che sanno di ‘operazioni’ mirate, su commissione: l’altra notte, i malviventi si sono completamente disinteressati del registratore di cassa, di solito ghiotto bocconcino agli occhi di ogni bandito. «Non so che dire, l’unica certezza che posso darle – conclude il titolare del negozio – è che ci blinderemo il più possibile. Sperando che possa servire».