Furti a scuola, l’ira di una mamma: "Ora basta"

Tre biciclette e un motorino spariti nel giro di pochi mesi: "Erano tutti saldamente legati con la catena. Servono più telecamere"

La mamma esasperata si è rivolta agli uomini del commissariato di Empoli

La mamma esasperata si è rivolta agli uomini del commissariato di Empoli

Empoli, 30 settembre 2022 - Tre biciclette e un motorino. Tutti parcheggiati davanti alla scuola e spariti nel nulla. All’ennesimo furto ai danni dei figli, che frequentano la seconda e quarta liceo Pontormo, la mamma, Chiara Goracci, lancia un appello: "Ci vogliono più controlli davanti alle scuole dei nostri figli e telecamere di videosorveglianza". Se lo scorso anno scolastico si era chiuso con un bilancio di due bici e uno scooter rubati, il nuovo si è aperto con un’altra bicicletta portata via dalla rastrelliera di via Raffaello Sanzio. "Ci risiamo – sbotta amareggiata la donna – l’altro giorno mio figlio è di nuovo tornato a casa a piedi, e stavolta con il ‘trofeo’: il pezzo tagliato della catena con cui aveva legato la bici alla rastrelliera". Il bicchiere è ormai colmo, la pazienza del genitore è finita. "Sono stufa di questa situazione - prosegue la mamma - La mattina non posso portare i ragazzi a scuola e quindi li ho resi autonomi con biciclette e motorino, ma vivo con l’ansia che all’uscita mi chiamino dicendomi che i loro mezzi non ci sono più".

Tutti quelli rubati - coincidenza vuole che siano spariti tutti di martedì - erano saldamente fissati con catene e lucchetti alle rastrelliere installate davanti al liceo o nel parcheggio della vicina pasticceria. "Nonostante sia luoghi frequentati e di passaggio i malintenzionati hanno facilità di azione – sottolinea la donna – I miei figli non sono gli unici ad aver subito i furti. L’anno scorso quando andai in commissariato per denunciare il furto del motorino, accanto a me c’è un altro studente che si trovava lì per lo stesso motivo. Evidentemente c’è un problema di sicurezza che va risolto". La mamma ne ha parlato anche con la dirigente della scuola frequentata dai figli e ha scritto al Comune. "La preside è stata molto gentile e disponibile e mi ha detto che avrebbe fatto presente il problema all’amministrazione comunale in quanto la scuola non è responsabile di ciò che accade fuori dalle proprie mura. Dal Comune, invece, mi hanno spiegato che è competenza delle forze di polizia intervenire. Sinceramente non so chi debba occuparsi della faccenda, ma per noi genitori sta diventando un grosso disagio sia dal punto di vista della sicurezza sia da quello economico. Adesso dovrò procurarmi un’altra bicicletta per mandare a scuola mio figlio. Con maggiori controlli nelle aree intorno alle scuole e qualche telecamera, a mio avviso, il problema verrebbe risolto".