Fuga dalla Rems. Sindacato all’attacco : "Una guardia non basta. E la porta sia blindata"

Fa discutere l’evasione del paziente con minacce al vigilante. Dagli organici alla struttura: la Uil chiede interventi urgenti . Il responsabile Gennaro Cotugno: "Poteva finire in tragedia".

Fuga dalla Rems. Sindacato all’attacco : "Una guardia non basta. E la porta sia blindata"

Fuga dalla Rems. Sindacato all’attacco : "Una guardia non basta. E la porta sia blindata"

di Irene Puccioni

EMPOLI

Non è la prima volta che un paziente tenta di allontanarsi dalla Rems. Era accaduto anche il 25 settembre di due anni fa. In quell’occasione due uomini tra i 20 e i 35 anni erano riusciti a salire sul tetto arrampicandosi lungo la grondaia. Poi, percorrendo tutto il perimetro delle mura della struttura, erano arrivati sopra la guardiola della guardia giurata. Uno era saltato proprio davanti agli occhi dell’operatore, l’altro era riuscito a scavalcare la recinzione di fianco. Entrambi furono riacciuffati poco dopo: uno dalla stessa guardia giurata, l’altro dalla polizia. Il paziente che aveva tentato il salto si era ferito anche ad una gamba.

Dopo la fuga di sabato sera, che in base alla dinamica poteva avere conseguenze drammatiche, il sindacato dei lavoratori del settore sicurezza alza la voce e chiede misure di protezione e tutele maggiori per gli operatori della vigilanza privata. "L’episodio accaduto alla Rems di Empoli poteva finire in tragedia – sottolinea Gennaro Cotugno, responsabile regionale Uil settore sicurezza – Il paziente ha prima sfondato a calci una porta semi blindata che divide l’area riservata ai pazienti dalle aree comuni e poi ha minacciato la guardia giurata che è riuscito a mantenere la calma evitando che il paziente potesse riuscire a sottrargli l’arma in dotazione. Stavolta è andata bene perché nessuno è rimasto ferito e la persona in fuga è stata rintracciata, ma non è possibile continuare così: serve maggiore sicurezza". La Uil ha formalmente scritto una lettera indirizzandola all’azienda Sicuritalia che gestisce il servizio di sicurezza nelle strutture Asl di Empoli, Pistoia e Prato, alla Coopservice che si occupa degli ospedali fiorentini, e per conoscenza alla prefettura di Firenze, al Dipartimento salute mentale Asl Toscana centro e all’Estar. "Innanzitutto – spiega Cotugno – chiediamo con urgenza il raddoppio della forza lavoro, da una a due unità, alla Rems di Empoli e in tutti quei siti dove sono presenti situazioni analoghe. In particolare – aggiunge il responsabile sindacale – al pronto soccorso di Santa Maria Nuova, dove contiamo decine di episodi di aggressione nei confronti delle guardie e del personale sanitario. A Santa Maria Nuova dalle 13 alle 23 il servizio viene svolto da una singola unità: un risparmio di pochi euro a discapito della sicurezza".

Il personale da solo, però, non basta. Anche la struttura ha bisogno di essere potenziata. "Chiediamo venga installata una porta blindata tra l’area pazienti e la guardiola e che la stessa stanza della guardia giurata sia dotata di vetri oscurati", prosegue Cotugno. La Uil ha chiesto già un incontro con l’azienda dei lavoratori. "Vediamo se nei prossimi giorni ci saranno dei riscontri, altrimenti andremo avanti. Le eventuali prossime mosse? L’attivazione dello stato di agitazione fino alla proclamazione di una giornata di sciopero".