FiPiLi, ancora proteste: "Code insostenibili"

La causa: l’intervento di ripristino del sottovia danneggiato da un camion

Il mezzo pesante che ha urtato il sottovia tra gli svincoli Empoli centro ed Empoli est

Il mezzo pesante che ha urtato il sottovia tra gli svincoli Empoli centro ed Empoli est

Empoli, 30 maggio 2023 - Sta creando non pochi disagi il cantiere allestito sulla Fi-Pi-Li tra gli svincoli di Empoli centro e Empoli est. L’intervento in corso è necessario per ripristinare il sottovia della superstrada nei pressi del chilometro 24+300 danneggiato lo scorso 15 maggio da un mezzo pesante. Attualmente e fino al prossimo 9 giugno si può viaggiare, verso Firenze, su una sola corsia di marcia. Le conseguenze sono, manco a dirlo, le lunghe file che si creano in direzione del capoluogo toscano e che fanno perdere la pazienza ai tanti automobilisti e pendolari che quotidianamente percorrono l’arteria stradale. È il caso di Samuele Socci, un nostro lettore che di lavoro fa l’autista di autobus turistici e che ai disagi subiti dai suoi clienti per il tempo perso in coda aggiunge la scarsa informazione sul cantiere. " Ennesimo periodo di disagi sulla FiPiLi – esordisce il lettore – Da qualche settimana è stato aperto un cantiere dopo Empoli e la situazione è insostenibile. Io – spiega – lavoro con i bus che trasportano turisti dalla costa e ogni giorno perdiamo decine di minuti in coda. Non ho trovato da nessuna parte informazioni riguardo a questi lavori – aggiunge Socci – Dopo anni di calvario avevano promesso che le cose sarebbero migliorate e invece ci sono sempre i soliti problemi. Quanto dureranno? Possibile che l’informazione al cittadino sia così scarsa? Davvero tutto vergognoso".

Avr, azienda affidataria del servizio di Global Service della FiPiLi, ad onor del vero, subito dopo l’incidente si era affrettata a spiegare che i servizi di ingegneria di Avr stavano effettuando controlli per verificare i danni e pianificare le attività di ripristino. A conseguenza di questo, per sicurezza stradale e a titolo cautelativo, era stato installato e sarebbe stato presente nei giorni successivi un cantiere con la corsia di marcia chiusa all’altezza dell’evento, e che era stato interdetto il transito sulla tratta a tutti i trasporti eccezionali per massa (sopra le 44 tonnellate).