Ex Fanciullacci, il Tar ha deciso. Respinto il ricorso dell’azienda. Il sindaco: "A breve i lavori"

Con il verdetto del tribunale si avvicina l’opera di rilancio da oltre tre milioni di euro. Masetti annuncia: "Contiamo di poter partire con il cantiere entro una ventina di giorni".

Ex Fanciullacci, il Tar ha deciso. Respinto il ricorso dell’azienda. Il sindaco: "A breve i lavori"

Ex Fanciullacci, il Tar ha deciso. Respinto il ricorso dell’azienda. Il sindaco: "A breve i lavori"

"Il Tar si è espresso respingendo il ricorso. Nella migliore delle ipotesi, contiamo di poter partire con i lavori entro una ventina di giorni". Lo ha dichiarato il sindaco Paolo Masetti, a seguito del pronunciamento del Tar a proposito dell’aggiudicazione del secondo lotto dei lavori dell’ex Fanciullacci.

L’intervento da oltre 3 milioni di euro porterà a realizzare spazi aperti e un complesso edilizio, che conserverà la memoria storica ed estetica della storica fabbrica chiusa nel 1988 dopo esser stata fondata nell’800. E’ prevista anche una passerella pedonale di connessione fra la stazione e il parco, che tuttavia al momento non è inclusa nel finanziamento richiesto. La quasi totalità dei nuovi edifici che sorgeranno dalle ceneri del complesso produttivo avranno una funzione legata al sociale e allo sviluppo di progetti di cohousing, in aggiunta a un ulteriore spazio che dovrebbe essere dedicato alla memoria di quel luogo (mentre altre porzioni rivestiranno funzioni ricreative, culturali e di incontro). Con la chiusura della prima parte delle operazioni, legate alla ripulitura dell’area e alla demolizione delle volumetrie rimaste, ora è tempo di costruire le nuove strutture: l’incarico per realizzare il secondo lotto del lavoro era stato affidato a dirla tutta lo scorso 7 marzo all’azienda "R.R. Costruzioni", per quanto l’aggiudicazione definitiva non fosse ancora efficace. Un verdetto che una delle aziende partecipanti al bando non aveva accettato, vista la decisione (come si evince da una delibera di giunta dell’Unione dei Comuni) di ricorrere al Tar contro l’Unione dei Comuni, il Comune di Montelupo e l’impresa aggiudicataria dell’appalto. E ora che questo scoglio sembrerebbe essere superato, l’operazione di ricostruzione può entrare nel vivo.