TOMMASO CARMIGNANI
Cronaca

Eurospin, la protesta dei dipendenti si inasprisce

Dopo lo ’sciopero delle pulizie’ parte anche quello ’delle trasferte’: non si muoveranno più da un punto vendita all’altro

Di Tommaso Carmignani

Avevano promesso che la battaglia sarebbe andata avanti anche a dicembre, senza arretrare di un millimetro qualora l’azienda non avesse assecondato le loro semplici richieste. E cosi prosegue senza sosta la vertenza Eurospin, nata sul territorio (e più segnatamente nei tre punti vendita dell’Empolese Valdelsa, cioè Montelupo, Sovigliana e Certaldo) e proseguita anche a livello regionale.

I dipendenti si lamentano perché il colosso della grande distribuzione insiste nella sua posizione, quella cioè di delegare il compito di pulizia e sanificazione agli stessi lavoratori. Un concetto che, come spiegato più volte da operai e sindacati, sarebbe considerato inaccettabile in tempi normali, figuriamoci con una pandemia in atto.

"Non siamo preparati, non abbiamo le competenze, non tocca a noi", dicono i lavoratori, che annunciano insieme a Cgil e Uil la prosecuzione dello stato di agitazione per tutto il mese di dicembre. Una decisione che nasce dalla mancata volontà, da parte di Eurospin, di sedersi a un tavolo e concordare soluzioni più adeguate.

I dipendenti hanno confermato quindi lo sciopero delle pulizie, iniziato intorno alla metà di novembre, e a questo hanno aggiunto lo sciopero delle trasferte, annunciando che da ora in poi non saranno più disposti a muoversi da un punto vendita all’altro.

Dalla proprietà, in tutta risposta alla dichiarazione di stop a pulizie e sanificazioni, era infatti arrivata una vera e propria provocazione: prima sono stati assunti degli interinali a cui era stato demandato il compito che i dipendenti a tempo indeterminato non volevano fare, e poi era iniziata una turnazione tra gli stessi lavoratori fissi, ai quali venivano imposte lunghe trasferte in punti vendita al di fuori del Circondario, in barba alle raccomandazioni di limitare gli spostamenti in zona rossa.

Chi si aspettava una fine rapida e indolore della vertenza rimarrà insomma deluso: la sensazione è che il muro contro muro sia in atto e che da nessuna delle parti ci sia la volontà a fare un passo indietro. I sindacati si dicono pronti ad andare avanti a oltranza, mentre da parte di Eurospin, che teme il propagarsi della vertenza anche a livello nazionale, tutto tace.