FRANCESCA CAVINI
Cronaca

Energia Popolare nel Pd. La nuova sfida di Barnini: "Lavorerò perché tutti si sentano partecipi"

Il sindaco dopo la nomina: "L’ultimo congresso ha diviso iscritti ed elettori. L’obiettivo è portare avanti una proposta che mantenga il dialogo. Parlo di artigiani, commercianti, partite Iva, del mondo produttivo".

Energia Popolare nel Pd. La nuova sfida di Barnini: "Lavorerò perché tutti si sentano partecipi"

La nomina è recentissima e l’incarico oscilla fra lo strategico e il dirimente. La sindaca Brenda Barnini, che non ha mai nascosto il suo appoggio a Stefano Bonaccini quale segretario nazionale del Pd, è stata da poco incaricata, insieme all’assessore regionale all’economia, Leonardo Marras, di coordinare il radicamento sul territorio regionale di Energia Popolare, l’area politico-culturale nata all’ultimo congresso del Pd attorno alla candidatura a segretario proprio di Bonaccini.

Un compito impegnativo e dai molti possibili risvolti. Ci porterà anche qualcosa di empolese?

"Il compito è regionale e ci saranno altri che sul territorio svolgeranno questa funzione. Una nomina che cerco di interpretare come un’occasione per fare un lavoro di squadra con Marras, che condivide con me questa responsabilità, ma soprattutto insieme a tutti quelli che si sono riconosciuti nella candidatura di Bonaccini al congresso".

Qual è stata la genesi di Energia Popolare?

"C’era la necessità di dare corpo a un’area politica che tenga vivi alcuni punti di differenziazione con l’impostazione generale della segretaria Elly Schlein".

E quali sono queste differenze?

"Da un lato, avere una proposta politica che tiene fede all’idea del Pd come partito del centrosinistra, capace di intercettare anche il voto di quelli che non necessariamente si autocollocano a sinistra, ma hanno una visione della società aperta, basata su valori di uguaglianza, rispetto e giustizia sociale. Che poi si traducono nell’attitudine a mantenere i dialogo con tutti i soggetti che rappresentano la società: artigiani, commercianti, le partite Iva. Tutti soggetti che devono trovare i motivi per votare Pd".

E l’altro punto?

"Essere un partito che non smarrisce la sua volontà di raccogliere una visione maggioritaria, che non si accontenta di fare la sinistra in una coalizione di centrosinistra. Un partito che rimane in ascolto e intercetta le esigenze di quella parte della popolazione legata al mondo produttivo".

In pratica, questo incarico in cosa si tradurrà?

"In un lavoro di relazione, di disponibilità all’ascolto dei militanti e dei gruppi dirigenti dei territori che hanno voglia di ritrovarsi. Sabato prossimo a Firenze c’è un appuntamento al Palazzo dei Congressi con Stefano Bonaccini. Un momento in cui anche la Toscana manifesta concretamente di esserci e svolgere una funzione dentro al partito".

Ma Energia Popolare non rischia di essere divisiva?

"Non è divisiva se non la si interpreta come una partizione dei gruppi dirigenti. L’ultimo congresso ha avuto un risultato diverso fra iscritti, che avevano scelto Bonaccini, e una parte degli elettori, che hanno scelto Schlein. L’obiettivo di Energia Popolare è che tutti continuino a sentirsi rappresentati dentro il Pd".

Venendo a Empoli, la scelta del candidato sindaco del Pd a che punto è?

"Siamo a buon punto. Il Partito democratico sta finendo questo percorso di ascolto interno ed entro un paio di settimane avremo una road map definitiva".

Un candidato solo o le primarie?

"L’assemblea di Empoli ne ha discusso tempo fa e ha concluso che non individuava nelle primarie lo strumento adeguato per indicare il proprio candidato sindaco".