
Il panino empolese realizzato per il derby. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli
Empoli, 19 novembre 2016 - Derby che vai, dolce che trovi. E’ regola ormai alla Pasticceria Fiorentina di Montespertoli, feudo di Carlo Armelani, indiscusso leader della banda che vede insieme sua moglie Caterina, i loro figli Simone e Stefano e il nipote Enrico. Tutti uniti dietro al bancone e pure nella fede: quella viola. Lo si capisce fin dall’insegna. Una passione viscerale che, di derby in derby, li ha portati a sperimentare, tra ingredienti più o meno fiorentini e più o meno empolesi, nuove ricette per portare la sfida pure in tavola. I clienti gradiscono e aspettano curiosi e loro, ogni volta, tentano di sorprenderli.
Stavolta in vetrina sono apparsi i panettoni ad hoc. «C’è quello dei colli fiorentini, a base di vinsanto e uvetta montespertolesi, gigliato nell’anima – spiega Armelani – E accanto c’è il panettone carciofo e cioccolato, a rappresentare l’essenza empolese». Insomma, a questo giro alla rinomata pasticceria nel cuore del paese è scattato il derby del panettone. «Ormai è una sfida nella sfida», ammette Carlo, con le mani in pasta da giorni tra prima e seconda lievitazione, intervallate da un ‘riposino’ dell’impasto delle due eccellenze «lavorate alla vecchia maniera». Tra canditi selezionati e mandorle in arrivo rigorosamente da Campobasso e una dose di esperienza che sa di genuino. Uno spettacolo, come speriamo sia la partitissima di domani. «Me la guarderò in solitudine a casa – mette in chiaro il maestro pasticcere – Mio nipote Enrico invece sarà in tribuna, allo stadio».
Al Castellani ci sarà pure un altro nipote di Armelani, Emanuele D’Anzi: lui, però, sarà dall’altra parte delle barricate, pardon del campo. In Maratona, covo dei tifosi di fede empolese. Un amore sotto gli occhi di tutti pure nel suo locale di via dei Cappuccini alle porte del centro. “Da I’ Danzi”, pub, wine-bar e paninoteca, il bianco e l’azzurro sono gli unici colori ammessi. E il panino ‘aspettando il derby’ è uno e uno soltanto: «L’Empolese: due fette di pane, crudo e pecorino della zona, un filo d’olio a chilometro zero e due carciofi. Tanti quanti i gol rifilati ai Viola, la scorsa stagione. Andata e ritorno», commenta D’Anzi, raccontando la sua ricetta. ‘Risposta’ salata al dolce da derby dello zio Carlo.