Chiara e Edoardo nel momento della promessa di matrimonio
Fucecchio, 22 giugno 2020 - "L'amore vero vince sempre, su tutto". E se anche si sono dovuti separare nella maniera più dolorosa, Chiara e Edoardo saranno insieme per sempre. E' una storia che rimbalza di bacheca in bacheca su Facebook e ha raggiunto tutta Italia. La storia d'amore tra Chiara Giuntoli e Edoardo Parisi, due ragazzi di Fucecchio che, pur giovani, hanno dovuto affrontare una prova immensa.
Chiara non c'è più, spirata per un male che l'ha vinta fisicamente all'ospedale di Cisanello. Tutta Fucecchio l'ha sostenuta in questi mesi della sua malattia. L'anno scorso c'era stata anche una partita di calcio benefica in onore di Chiara per sostenere chi stava lottando contro il cancro. Una bella serata, tra i sorrisi dei due ragazzi e l'affetto di tanta gente.
La ragazza è morta nei giorni scorsi. Ma prima ha ricevuto la proposta più bella, la proposta di matrimonio di Edoardo. Che in un video postato su Facebook ha mostrato quel momento. Così intimo ma così puro. Un video che sta guardando tutta Italia, commossa per una storia che, dopo mesi pesanti per tutti, fa sperare in un mondo migliore. "Mi vuoi sposare?", chiede Edoardo a Chiara. "Però non ti sentire male", sorride. Chiara piange. In quel letto di ospedale vede un raggio di luce che la sorprende.
"Ma che dici? Ma sei scemo?". Parole semplici tra due innamorati. C'è il sì, l'abbraccio, il bacio. "Prima bisogna combattere, poi vieni a casa che dobbiamo organizzare tutto", le dice Edoardo. Chiara morirà due giorni dopo quel video.
Fucecchio è una città percorsa da un grande dolore. Ma anche dalla certezza che quell'unione tra i due ragazzi, davvero, non finirà mai. Oltre la morte e il destino. Quello che colpisce è la grande fiducia e il grande sorriso di Edoardo. Che non si è mai arreso, pur sapendo che Chiara stava combattendo una battaglia dura.
Nel lungo post che accompagna il video Edoardo scrive: 'Mi hai detto: 'Scusami, non ho le forze di essere più felice di così'. Ma io l’ho visti tuoi occhi, erano carichi di una luce divina".
f.m.