
Otto episodi di libera ispirazione usciti sulla piattaforma streaming: nessun riferimento alle origini del poeta. Il sindaco Campatelli: "Invitare una loro delegazione per il 650esimo anniversario dalla morte? È prematuro".
Otto episodi liberamente ispirati a Giovanni Boccaccio e al Decamerone, senza che nessuna scena sia stata girata a Certaldo. E senza nemmeno contare che il nome del borgo al quale il poeta era legato non compare nella didascalia di nessun episodio. "The Decameron", la serie televisiva ideata Kathleen Jordan ispirandosi all’opera più celebre di Boccaccio e che vede come attori principali Tony Hale, Zosia Mamet, Saoirse Monica-Jackson e Tanya Reynolds, è ormai disponibile su Netflix dalla scorsa settimana.
Non tutti gli utenti certaldesi che l’hanno vista nei giorni scorsi avrebbero tuttavia apprezzato: al netto della mancanza di riferimenti a Certaldo (ancor più evidente nella descrizione dei singoli episodi: in un solo caso viene citata Firenze, ma mai il territorio certaldese, ndr) i più attenti all’opera boccaccesca segnalano a quanto pare una reinterpretazione che si discosta in più punti dal testo originale. Una serie tv che fu oggetto di polemica ancor prima della sua distribuzione, visto che venne girata fra Roma, Viterbo e Firenze senza coinvolgere il paese tradizionalmente legato a Boccaccio. Un aspetto sul quale gli esponenti della Lega Damiano Baldini ed Eliseo Palazzo posero l’accento, sul finire dello scorso anno.
L’allora sindaco Giacomo Cucini spiegò come la mancata inclusione di Certaldo nell’evento ispirato al poeta da parte di Netflix fosse dovuta ad una scelta logistica attuata dalla società di produzione, che avrebbe preferito girare il grosso delle scene a Cinecittà. L’allora amministrazione aveva tuttavia fatto sapere di aver avanzato una serie di proposte ai produttori. Chissà che qualcosa non possa nascere quindi nell’ambito delle celebrazioni previste in paese per il 2025, quando ricorrerà il seicentocinquantesimo anniversario della scomparsa di Boccaccio. Anche se si tratta di un’ipotesi remota al momento. Senza contare l’accoglienza piuttosto tiepida che sarebbe stata riservata dagli studiosi di Boccaccio alla serie.
"Non ho avuto modo di guardare la serie, nemmeno per curiosità. Cercherò di trovare il tempo, magari più avanti – ha commentato il sindaco Giovanni Campatelli – invitare una delegazione di Netflix alle celebrazioni del prossimo anno? Sinceramente non lo so, eventualmente dovrei parlarne con l’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio. Si tratta di un discorso prematuro, ad ogni modo".
Giovanni Fiorentino