È la festa dell’Italia. La politica si ricompatta. Opposizioni allineate: "È importante esserci"

Il 25 aprile spegne le polemiche nazionali (e locali) degli ultimi giorni "Il centrodestra da decenni non ha più bisogno di patenti democratiche".

È la festa dell’Italia. La politica si ricompatta. Opposizioni allineate: "È importante esserci"

È la festa dell’Italia. La politica si ricompatta. Opposizioni allineate: "È importante esserci"

"La destra da decenni non ha più bisogno di patenti democratiche", dice Federico Pavese, candidato del Cdx a Montelupo ed esponente di Fratelli d’Italia, "da sempre il cdx è stato all’interno del perimetro costituzionale e di quei valori che diversamente il fascismo aveva conculcato" dice invece Andrea Poggianti, ex membro di FdI sul territorio e candidato sindaco di Empoli con una lista autonoma. Il cdx empolese, insomma, festeggerà il 25 aprile, ma ‘a dovuta distanza’ dalla sinistra.

Il candidato sindaco del Cdx a Vinci Scipioni elogia il significato del 25 aprile: "Da sempre celebriamo convintamente questa festa nazionale. È il simbolo della rinascita della democrazia martoriata, della fine di qualunque autoritarismo". Bacchetta invece "qualsiasi tentativo di intendere questa giornata come la festa di una sola parte" che sarebbe "gravemente sbagliato, ma anche terribilmente ingiusto verso chi è morto per la libertà. Quei valori sono di tutto il popolo italiano". Anche Susi Giglioli, candidata sindaco del cdx a Castelfiorentino celebrerà la ricorrenza: "Il fascismo lo considero un terribile periodo superato dalla storia. Posso dichiarare di essere antifascista, ma preferisco occuparmi del presente e del futuro". Mentre con una mano si festeggia, insomma, con l’altra si punta il dito contro le "strumentalizzazioni": per Poggianti, che parteciperà alle celebrazioni a Empoli, "questa data è stata gestita con concezione ‘proprietaria’ dalla sinistra". Pavese si definisce "antifascista e anticomunista, contro tutti i totalitarismi", sul 25 aprile sottolinea che la destra "lavora da anni per avere delle celebrazioni autenticamente condivise e unitarie", poi attacca le sinistre "che ostacolano questa lettura unitaria per rinverdire irresponsabilmente odi politici e fratture sociali che nel 2024 non hanno senso". Il candidato sindaco del cdx a Empoli Simone Campinoti si definisce "democratico e antifascista": "Celebro tutti gli anni il 25 aprile, portavo mio figlio al cimitero americano per ricordare anche quei morti. La mia villa di famiglia a Bagno a Ripoli fu requisita da Walter Reder dalla Gestapo e mia nonna fece da mamma ai soldati inglesi dopo la cacciata dei tedeschi. Chi si dichiara fascista oggi è uno stupido, nessuno nel cdx è fascista". Poi non risparmia una severa stoccata al Pd: "Sono arrabbiato delle strumentalizzazioni, i partigiani non erano tutti comunisti. Da una dittatura di tipo fascista ci siamo ritrovati in una monarchia di sinistra. Dire ‘con me o contro di me’ è la tipica mentalità dei fascisti".

E il caso Scurati non poteva che rientrare per il Cdx nel contenitore delle strumentalizzazioni. Per Pavese è stata "una vicenda tutta interna alla Rai a prescindere dalla volontà dei partiti", ma sottolinea che "non c’è stata volontà censoria da parte del Governo". Per Giglioli "credo non si possa parlare di censura, poiché il suo intervento è rintracciabile altrove. Penso sia comprensibile non riprodurre quelle frasi in Tv perché sono fuori dalla storia e si usano per attaccare una parte politica. Usare così il 25 aprile lo trovo di cattivo gusto". Per Campinoti, invece, "non sembra ci siano state motivazioni politiche", ma se Scurati fosse stato censurato "è qualcosa di grave", anche se "ha migliaia di modi per dire quel che voleva dire, sui social ad esempio: il nostro è un Paese democratico". Campinoti ritiene che la vicenda "assomigli a quella del libro del Vannacci, che io ho letto e pur non condividendo delle cose non ci ho trovato niente di stratosferico. Non si può censurare, sono storture".

Giovanni Mennillo