Jaiss, un ritorno da incubo per la discoteca-cult

Il club di Sovigliana è stato un locale di culto per anni, poi la lunga chiusura

La discoteca Jaiss di Sovigliana (foto Tommaso Gasperini/Germogli)

La discoteca Jaiss di Sovigliana (foto Tommaso Gasperini/Germogli)

Vinci (Firenze), 20 ottobre 2019 - Per molti anni il Jaiss  di Sovigliana è stato un locale di culto, Come molti locali da ballo, ha cambiato pelle più volte: attivo già negli anni Settanta (ma con un altro nome), è in realtà a cavallo fra gli anni Ottanta e Novanta che diventa una discoteca conosciuta in tutta Italia. Una specie di tempio della techno: quando l'elettronica invase le piste, il Jaiss diventò uno dei club più gettonati da chi amava il ritmo ossessivo che rimbomba nel cervello. 

Poi il declino non solo del locale, ma in generale delle discoteche, aveva portato alla chiusura intorno al 2004. Dopo quindici anni in cui c'erano solo stati degli eventi estemporanei, sabato sera il Jaiss aveva fissato la riapertura per provare a riportare a casa i nostalgici e a richiamare anche nuove leve appassionate di discoteche. era stato rispolverato anche il simbolo del locale, la scimmia. Non che in questi anni fosse stato dimenticato, anzi: grazie ai social e a youtube anche in questi anni le serate del Jaiss sono sempre state ricordate dai fedelissimi che hanno recuperato le cassette dell'epoca, che circolavano sottobanco per essere ascoltate con l'autoradio o lo stereo. Di certo gli organizzatori non pensavano che il debutto del nuovo corso sarebbe stato macchiato da una tragedia come la morte di una ragazza di 19 anni.