Dieci famiglie nel primo cohousing Nasce il condominio ’condiviso’

Scelti i futuri inquilini della comunità abitativa di piazza 24 Luglio

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EMPOLI

Il primo progetto di cohousing pubblico della Toscana promosso dal Comune di Empoli ha i suoi abitanti. Saranno dieci i nuclei familiari, otto già residenti a Empoli, che entreranno nell’edificio di piazza 24 Luglio, per un totale di 21 persone, suddivise in 3 famiglie con figli e 7 tra coppie e nuclei composti da una sola persona. Età media, 29 anni. Interessante anche sottolineare che nella compagine delle persone che andranno a intraprendere questa innovativa esperienza di abitare collaborativo – spiega una nota – il 28% ha esperienze pregresse di abitare condiviso, attuato in circostanze diverse e diversificate, il 19% ha avuto esperienze di cittadinanza attiva e associazionismo nel territorio di riferimento del bando e il 9% ha avuto esperienze di economia solidale e collaborativa.

Questi numeri sottolineano il potenziale che questa nuova comunità di abitanti che si insedierà nel centro storico e porterà anche all’interno del più ampio progetto di innovazione urbana "Hope - Home Of People and Equality". Il progetto, promosso dal Comune insieme al raggruppamento Freedom Condividere l’abitare, composto da Auser Abitare Solidale e dalle cooperative Casae, Sintesi Minerva, Pietra d’Angolo, Sociolab e dall’Associazione Filo d’Argento Empoli, ha seguito un percorso a tappe progressive da giugno fino a dicembre.

"Siamo alla fase conclusiva di un progetto innovativo che mette al centro una nuova modalità di intendere l’abitare basata sul fare comunità - sottolinea il sindaco Brenda Barnini -. Da sempre l’obiettivo del progetto Freedom è stato creare nuovi stili di vita e, al tempo stesso, dare risposte nuove ai problemi. Ed eccoci a tagliare un traguardo significativo reso possibile anche grazie al recupero di un edificio pubblico che torna in questa maniera a disposizione della comunità: la struttura di piazza 24 Luglio rappresenta uno degli interventi principali del progetto Hope, che coinvolge una vasta porzione del centro, grazie al recupero dell’ex ospedale e alla ristrutturazione della biblioteca".

"Nasce una nuova comunità abitativa, un nuovo modo di abitare, avendo ciascuno i suoi spazi, ma scommettendo anche sulla possibilità di ritrovarsi assieme, in ambienti comuni - evidenzia l’assessore al Sociale Valentina Torrini -. Tra tutti i momenti che potevamo scegliere, questo è sicuramente il migliore, perché mai come adesso abbiamo bisogno di reinventarsi comunità e combattere quella solitudine che oggi, purtroppo, appartiene un po’ a tutte e a tutti".