
Dai 18 ai 20 anni la fascia di età critica "C’è bisogno di un cambio culturale"
"C’è bisogno di un cambio culturale rispetto alla visione che abbiamo oggi dell’inclusione. Un cambio che deve necessariamente partire dalla scuola". Sono tanti gli ostacoli che le famiglie – migliaia di famiglie – si trovano ad affrontare pensando al futuro dei propri figli. Lo raccontano le due portavoce della Rete Inclusione Sabina Marmeggi, presidente dell’associazione Abbracciami Aps e Annamaria Leoncini, presidente di Noi da Grandi (nella foto). "La fascia di età più critica è quella che va dai diciotto ai venti anni – spiegano le due presidenti – Quando la scuola finisce, cominciano i punti interrogativi. C’è da lavorare molto in questo senso".
Inclusione non riguarda solo l’handicap ma anche la fragilità sociale. "Includere non è poi così complicato se si pone attenzione all’altro. Ma con la fine della scuola il più delle volte un genitore non ha più interlocutori, non sa a chi potersi appoggiare, al di là del servizio sociale, che comunque ha le sue problematiche – proseguono Marmeggi e Leoncini –. Siamo famiglie che non trovano risposte. Dopo i 18 anni, c’è un vuoto assordante. Il genitore si trova solo a doversi far carico di tutto ciò che la disabilità e la fragilità si portano dietro. Con questo Protocollo d’Intesa con la Società della Salute cercheremo di aiutarci, di sensibilizzare, scambiarci informazioni, ponendo l’attenzione sul tema della presa in carico. Quali sono le proposte per i nostri figli, usciti da scuola? Cosa possiamo fare per non tenerli in casa e favorire l’inclusione?Interrogativi che migliaia di persone si pongono. Siamo un piccolo paese, ma sommerso. Insieme siamo più forti, più capaci anche di intercettare risorse".
Ci hanno provato a luglio del 2022, una scommessa che a distanza di dodici mesi esatti può dirsi vinta. "Un anno fa – ricorda Leoncini – ci approcciavamo al primo bando come collettivo di associazioni. È andato bene, da lì abbiamo iniziato il nostro lavoro in stretta sinergia. Il partnerariato con la Società della Salute, oggi, è un tassello cruciale".
Y.C.