Quando l’ospedale va a domicilio: infermiere e anestesista a casa. "Ridurre disagi e costi di trasporto"

Il nuovo progetto di inserimento di accessi vascolari eviterà i numerosi e complicati accessi in ambulatorio

Il servizio attivato sulla zona empolese prevede la programmazione da parte di un infermiere esperto delle prestazioni da effettuare in sicurezza insieme a un medico anestesista (foto d’archivio)

Il servizio attivato sulla zona empolese prevede la programmazione da parte di un infermiere esperto delle prestazioni da effettuare in sicurezza insieme a un medico anestesista (foto d’archivio)

Empolese Valdelsa, 23 aprile 2024 – Ridurre il disagio dovuto allo spostamento dei pazienti dal domicilio verso la struttura ospedaliera. Ma anche diminuire i costi relativi al trasporto sanitario e abbreviare i tempi di attesa per gli impianti richiesti a pazienti degenti. La medicina esce dall’ospedale e va a casa dei cittadini, in particolare verso coloro che hanno bisogno dell’inserimento di un device (accesso vascolare difficile). L’Asl Toscana centro ha approvato il progetto presentato dalla dottoressa Loriana Meini, direttore Assistenza infermieristica e ostetricia della zona di Empoli, che prevede un’attività aggiuntiva proprio per raggiungere a casa quei pazienti che necessitato di questo tipo di trattamento. "Il nuovo servizio – si legge nel la presentazione del progetto – verrà coperto con due turni infermieristici di sei ore al mese, indicativamente il primo e il secondo venerdì del mese". Questa attività, che sarà portava avanti da personale esperto, proseguirà fino alla fine dell’anno, con possibilità di proroga.

La proposta nasce da una valutazione del numero di prestazioni effettuate su pazienti provenienti dal domicilio nell’ambulatorio accessi vascolari dell’ospedale di Empoli: nel 2023 ce ne sono stati 102. Da qui, l’idea di organizzare un percorso che permetta di andare direttamente a casa dei pazienti. "Il progetto – si specifica nel documento - può essere esteso anche nelle Rsa della zona". Come viene attivato il servizio? Il medico di medicina generale richiede all’ambulatorio accessi vascolari l’inserimento di un device a domicilio del paziente. Un infermiere esperto programma le prestazioni da effettuare in sicurezza insieme a un medico anestesista.

L’utilizzo del device a domicilio può essere utile su varie categorie di pazienti: per chi fa cure palliative extraospedaliere, per la nutrizione parenterale domiciliare, per pazienti pediatrici in trattamento domiciliare e per la terapia antibiotica domiciliare. Il costo del progetto è di poco meno di 3500 euro, a cui si aggiungono irap per quasi 300 euro e circa 900 euro di “oneri attività aggiuntiva“: risorse che l’azienda sanitarie preleverà dal bilancio 2024.