"Contenti della retromarcia, ora aspettiamo azioni politiche"

’Trasparenza per Empoli’: "Ribadiamo alle istituzioni la nostra disponibilità a discutere piani alternativi"

La virata verso il no del Comune sul progetto del nuovo impianto di rifiuti (nei piani di Alia dovrebbe sorgere al Terrafino) continua a far discutere. Dopo la richiesta al Comune di fare chiarezza e non rimpallare le responsabilità, ora il comitato ’Trasparenza per Empoli’ ricalibra il tiro e usa toni più distensivi: "Dopo le ultime dichiarazioni della sindaca Barnini e dell’assessora regionale Monni ci sentiamo di dire che la sindaca non ha possibilità di decisione rispetto all’intero iter di presentazione e approvazione del progetto di gassificatore. La responsabilità della volontà di proseguire sulla valutazione e l’approvazione finale del progetto è in capo alla Regione". Il comitato contro il gassificatore si dice soddisfatto ma anche stupito di questa retromarcia, puntualizzando che "tale decisione arriva dopo una gestione assai discutibile di quasi tutti i momenti organizzati dalla nostra amministrazione, dopo le serate informative al Palazzo delle Esposizioni a numero chiuso e scarso confronto, dopo lo scherno utilizzato a mezzo stampa dalla sindaca stessa nei confronti di chi chiedeva chiarezza e trasparenza". Il comitato però riconosce che "dopo tutto questo la sindaca pare ascoltare la contrarietà che, con forza, esprime la maggioranza della cittadinanza".

C’è poi il capitolo delle minacce, ricevute da Barnini a margine di uno degli ultimi incontri sul gassificatore. "Anche le dichiarazioni sulla necessità di non dividere la cittadinanza risultano oltremodo condivisibili – continua il comitato –, anche se appaiono in contrasto con alcune accuse di aggressioni a seguito dell’incontro del 29 novembre. Aggressioni di cui nessuno dei presenti a eccezione della sindaca stessa e del suo entourage si è accorto. Nonostante tutte queste divergenze – prosegue la nota del comitato –, siamo comunque contenti che la prima cittadina di Empoli abbracci di nuovo il suo ruolo di rappresentante della comunità e che si faccia portavoce del giusto dissenso che è emerso nella popolazione". E ancora: "Adesso, che la sindaca pare aver ascoltato e compreso la volontà della maggior parte dei cittadini, attendiamo azioni amministrative e politiche che lei stessa e la giunta che presiede può intraprendere per contrastare il progetto di questo gassificatore. Al contempo – conclude la nota – ribadiamo alla prima cittadina la nostra disponibilità a discutere di alternative sulla gestione dei rifiuti solidi urbani".