Empoli è il Comune che, in termini assoluti, fa registrare ancora oggi la superficie più estesa in termini di consumo di suolo nell’Empolese Valdelsa. L’incremento più significativo fra il 2022 e il 2023 sotto questo aspetto è però stato registrato a Gambassi Terme, per un ’segno più’ che è stato non solo il più alto dei Comuni dell’Unione, ma di tutta la Toscana. Capraia e Limite è invece l’unica realtà comunale dell’Unione nella quale non è stato consumato nemmeno un nuovo ettaro di suolo negli ultimi ventiquattro mesi. Questo è quanto si evince dai dati sul consumo di suolo resi noti pochi giorni fa da Ispra, attraverso il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente.
Partiamo dalle basi: Ispra definisce il consumo di suolo come una "variazione da una copertura non artificiale (suolo non consumato) a una copertura artificiale del suolo (suolo consumato)". In buona sostanza, l’indagine condotta a livello nazionale indica le superfici di ogni Comune in cui il paesaggio è stato modificato o è influenzato da attività di costruzione e ha visto la sostituzione delle superfici naturali con strutture artificiali.
In chiave Empolese Valdelsa, Empoli è a livello assoluto la realtà comunale con il maggior consumo di suolo, che secondo l’ultimo dato relativo allo scorso anno si attestava a 1.139,13 ettari. Ma se prendessimo come parametro l’aumento di superficie consumata fra il 2022 e il 2023, il territorio comunale empolese sarebbe solo al quarto posto di un’ipotetica classifica, con 3,81 ettari consumati nell’arco di dodici mesi: il maggior consumo è stato infatti rilevato a Gambassi Terme, dove sono stati consumati in un anno 22,76 ettari di terreni (che ha portato il totale a 327,99). Il valore più alto registrato in Toscana dicevamo, davanti a Piombino.
E prendendo come parametro il confronto 2022-2023, anche a Certaldo è stato ravvisato un aumento notevole: sono 14,33 gli ettari di terreno in più consumati in quel periodo (che hanno fatto salire a 538,81 ettari il computo complessivo) che pongono la realtà certaldese al terzo posto nella graduatoria toscana. Decisamente più contenuti gli altri aumenti di consumo fra 2022 e 2023, anche se il ’segno più’ appare comunque tangibile: detto di Empoli, prima c’è Castelfiorentino ad aver visto un incremento della superficie consumata di 7,7 ettari (salendo a 600,86 ettari).
Avanti con Montelupo Fiorentino: +2,02 ettari, per una somma complessiva di 412,23 ettari. E poi ci sono le realtà sotto al punto percentuale: a Fucecchio è stato consumato ulteriore suolo per 0,88 ettari, arrivando a 754 (secondo maggior dato dell’Unione, dopo Empoli) mentre a Cerreto Guidi l’aumento si è fermato a 0,72 ettari (437,64 il totale). Scendendo ancora, troviamo in sequenza Montaione (0,52 ettari in più, a fronte di 367,11 complessivamente consumati) Vinci (+0,3 ettari di suolo consumato, totale 516,23) e Montespertoli (+0,05 ettari, 606,85 il suolo complessivamente consumato).
L’unica realtà in controtendenza è Capraia, perlomeno nel periodo preso in esame: 180,26 erano gli ettari di suolo consumati nel 2022 e 180,26 sono rimasti anche l’anno successivo. Si tratta di numeri che dipendono ovviamente da più fattori, in primis dalla conformazione fisica e geologica stessa dei territori comunali. Il trend è comunque chiaro: anche nell’Empolese Valdelsa si sta continuando a consumare suolo.