
Un compro oro
Empoli, 30 luglio 2020 - E’ boom di richieste nei Compro Oro della città, a causa degli effetti del lockdown e di una crisi che, secondo molti esperti, è soltanto all’inizio. Negli ultimi tre mesi, da quando cioè è cominciata la Fase 2 della pandemia in Italia, sempre più persone corrono ai ripari vendendo l’oro di famiglia, attirati dalle quotazioni (che in questo periodo sono piuttosto alte) o più semplicemente messi in difficoltà da cali del fatturato o per aver perso il lavoro. Infatti, a dispetto delle misure messe in atto dal governo per fronteggiare la crisi, i problemi a cui gli empolesi stanno andando incontro sono gli stessi del resto del Paese.
A rivolgersi ai Compro Oro, specialmente nell’ultimo periodo, sono persone di tutte le età, dal giovane che ha perso il lavoro o non ha ancora ricevuto la cassa integrazione al piccolo e medio imprenditore in difficoltà col pagamento delle tasse o degli stipendi, passando per il risparmiatore che decide di monetizzare un investimento fatto in passato. E’ il modo più semplice ed efficace per avere liquidità immediata, anche se questo vuol dire spesso separarsi da oggetti che hanno anche un valore affettivo.
«Effettivamente – spiega Manuela Ciliberti del Punto Oro di via Fabiani, a Empoli – negli ultimi mesi abbiamo avuto un incremento sostanziale di clienti che si sono rivolti a noi per fronteggiare la crisi del coronavirus. Non c’è una distinzione da fare, sono venute persone di tutti i generi e di tutte le età. Ci portano l’oro che hanno in casa per tamponare nell’attesa dell’arrivo della cassa integrazione o, peggio ancora, perché si sono ritrovate senza lavoro e hanno bisogno di contanti. Abbiamo avuto anche professionisti e piccoli imprenditori in difficoltà nel rispettare le scadenze delle tasse, insomma di tutto di più".
A livello nazionale, recenti statistiche parlavano di un incremento fino al 30-40% nei Compro Oro e Banchi dei Pegni. "Noi non abbiamo numeri in mano e quindi non possiamo fare stime di questo genere – spiega ancora Ciliberti – ma l’incremento c’è stato: questo è un dato di fatto. Da noi le persone vengono per vendere, le nostre quotazioni seguono il mercato e cambiano praticamente tutti i giorni".
Questo, tra l’altro, è un momento particolarmente favorevole per vendere l’oro, considerato da sempre uno dei beni rifugio preferiti dagli italiani, perché col dollaro debole e l’economia in calo per il virus il prezzo supera ampiamente i 50 euro al grammo, il che rende molto conveniente anche la vendita dei lingotti che in tanti, nel corso degli anni passati, avevano acquistato come investimento.
Tommaso Carmignani © RIPRODUZIONE RISERVATA