SAMANTA PANELLI
Cronaca

Colorobbia, in campo il Comune: "Quale sarà l’impatto ambientale?"

Il sindaco ha inviato in Regione il parere integrativo sull’impianto

Paolo Masetti, sindaco di Montelupo

Montelupo, 13 agosto 2016 - Impianto ‘extra’ della Colorobbia, ma anche sistema di monitoraggio dell’aria. O meglio l’implemetazione del sistema a oggi esistente. Sono i due argomenti sui quali l’amministrazione comunale di Montelupo Fiorentino ha deciso di chiamare in causa chi in regione Toscana si occupa di ambiente. Ma andiamo per ordine. Il Comune guidato dal sindaco Paolo Masetti ha inviato all’ente presieduto da Enrico Rossi il proprio parere integrativo sulla realizzazione di un impianto per il trattamento rifiuti e scarti industriali, finalizzato al recupero di metalli preziosi e autoproduzione di energia elettrica e calore, nella zona industriale delle Pratella.

Un parere integrativo (consultabile on line all’indirizzo comune.montelupo-fiorentino.fi.it) espresso su richiesta della Regione stessa. Per farlo, l’amministrazione montelupina ha preso in esame gli aspetti messi in evidenza da Arpat e Asl, dai quali si evince che è necessario verificare in maniera adeguata la possibilità che il progetto non abbia possibili effetti negativi sull’ambiente in termini di emissioni di sostanze inquinanti, produzione di rumore e possibili conseguenze sulle condizioni sanitarie dalla popolazione. La documentazione fino a oggi prodotta non è sufficiente a chiarire la presenza eventuale o meno di tali rischi. Perciò, è stato richiesto che il progetto sia assoggettato a «verifica di impatto ambientale».

Fermo restando che, parola del Comune, «l’ubicazione dell’impianto all’interno del comparto Colorobbia è conforme da un punto di vista urbanistico». Ma la riflessione, dicevamo, ha avuto pure un altro risvolto ‘green’. Tant’è che la giunta ha preso carta e penna e ha scritto all’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni, per richiedere l’implementazione del sistema di monitoraggio della qualità dell’aria. Il sistema regionale ha standard qualitativi migliori rispetto a quanto indicato dalla normativa, tuttavia permangono dubbi sul fatto se la zona di Montelupo sia adeguatamente monitorata. Tant’è che della questione si sono interessati a più riprese varie compagini politiche. Pd, Linea Civica e Montelupo in comune con una mozione approvata all’unanimità il 28 luglio, Montelupo nel cuore con una mozione pressoché analoga, poi ritirata, e Insieme per Montelupo con un’interrogazione. Il documento approvato all’unanimità mette in luce come la qualità dell’aria del territorio sia monitorata da una centralina collocata nel comune di Santa Croce sull’Arno e come tale realtà sia territorialmente lontana e disomogenea rispetto a Montelupo Fiorentino. Sarebbe quindi auspicabile prevedere un sistema di controllo che faccia riferimento alla cosiddetta ‘Città delle due rive’, un’area di circa 50 chilometri quadrati fra Montelupo, Empoli, Capraia e Limite e Vinci, all’interno della quale risiedono circa 70mila persone, sono presenti 600 ettari di attività produttive, attraversata da FiPiLi, statale 67 e ferrovia.