SAMANTA PANELLI
Cronaca

Cartelli sbagliati, il giudice di pace bacchetta l'Unione

Annullate ventidue multe in via Marchetti

Incrocio tra Via Marchetti e Piazza Matteotti. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli

Empoli, 15 aprile 2016 - Passano i mesi, ne son trascorsi otto, ma la sentenza non cambia: in entrambi i casi ricorso accolto, Unione dei Comuni condannata a rimborsare le spese e verbali annullati. Undici multe la prima volta nel giugno 2015, altrettante a fine febbraio, tutte elevate a Empoli causa accesso non autorizzato nella ztl passando da via Marchetti. A sancire la ‘sconfitta’ della pubblica amministrazione, il giudice di pace di Firenze. Motivo? L’inadeguatezza della segnaletica verticale. Ossia di quegli stessi cartelli invocati nei verbali firmati dagli agenti della municipale.

Carte che recitano: «Circolava nella zona a traffico limitato senza rispettare il divieto di transito imposto dalla segnaletica verticale e senza averne diritto senza autorizzazione». A vederlo il divieto, devono aver pensato i due automobilisti destinatari della raffica di verbali, che hanno deciso di far valere le loro ragioni. Il primo a fare ricorso è stato un 70enne: undici i verbali di accertamento a suo carico datati ottobre e novembre 2014, quattro dei quali beccati in due giorni, esattamente il 14 ottobre e il 7 novembre. «Poca visibilità e chiarezza della segnaletica posta ai varchi di accesso di via Marchetti» la sua giustificazione, con l’Unione decisa a dar battaglia opponendosi al ricorso. Era il 30 aprile 2015. Meno di due mesi dopo la sentenza: «Il ricorso è fondato e deve trovare accoglimento», visto che «dalla documentazione prodotta in giudizio anche dalla stessa pubblica amministrazione, emerge che alcuni dei cartelli posti ai varchi di accesso alla ztl presentano diverse dimensioni, più piccole rispetto ad altri così da non consentire di comprendere a prima vista le relative regole».

Stessa storia o quasi, a febbraio. «Mancanza di visibilità del cartello ztl all’inizio di via Marchetti per chi la imbocca da via Salvagnoli, non corretto funzionamento delle telecamere rilevatrici per funzionalità e taratura e continuazione degli illeciti», i motivi del ricorso promosso da un’automobilista. «Dalle foto allegate da ricorrente e Unione, si evince che nessuna prescrizione è stata osservata nella collocazione del cartello di divieto di accesso alla ztl», la sentenza lapidaria del giudice di pace datata 27 febbraio. Del resto, il cartello «risulta collocato in piazza Matteotti su palina quasi appiccicata al muro della piazza sull’angolo con via Marchetti, in totale disapplicazione delle norme». E «non vi è alcun segnale del genere in via Marchetti, strada interessata dal divieto e di inizio della ztl». Le motivazioni continuano dettagliate a ribadire che c'è qualcosa da rivedere. Altrimenti - i precedenti insegnano - la sentenza è già scritta.