"Caro amico ti scrivo...". I ragazzi riscoprono la vecchia lettera

Scambi in italiano e francese con il collège Les Mûriers di Cannes. Il progetto ha coinvolto le classi terze della scuola media Fermi. La regola: no social fino al giorno dell’incontro

"Caro amico ti scrivo...". Penna, carta e busta

"Caro amico ti scrivo...". Penna, carta e busta

Valdarno, 22 maggio 2024 – Che effetto fa ricevere una lettera scritta a mano? Una lettera vera, di quelle con il francobollo. Una lettera che fa capolino dalla cassetta della posta. Che profuma di carta. Un’emozione rara per la generazione Z: probabilmente, le uniche buste di carta che i ragazzi di oggi stropicciano sono le bollette indirizzate ai genitori e lasciate accartocciate sul tavolo di cucina. La corrispondenza epistolare è una tendenza fuori moda ormai: carta e penna, due strumenti vetusti. Suonerà nostalgico, ma a Limite sull’Arno questa pratica è stata riscoperta proprio dai giovanissimi.

Si chiama "Un pont d’amitié", un ponte dell’amicizia tra Italia e Francia costruito sui valori della corrispondenza creativa. Il progetto ha coinvolto le quattro classi terze della scuola media Enrico Fermi grazie ad un’idea delle professoresse Sara Chiuchiolo, Chiara Palazzeschi e Claudia Ciampalini. Regola numero uno, "che le lettere siano esclusivamente cartacee". Condizioni di ingaggio? "No Instagram, no Whatsapp fino al giorno dell’incontro con gli amici di penna". In circa 80 ragazzi si sono prestati al gioco, scrivendo lettere in italiano ed in francese ai corrispondenti del collège Les Mûriers di Cannes, in Costa Azzurra.

Un anno di tempo per raccontarsi nero su bianco, aprendosi alla magia della corrispondenza "com’era una volta", quando non sapevi che faccia avesse il destinatario del messaggio. L’importante era il legame umano che, parola dopo parola, andava a stabilirsi. Obiettivo dell’iniziativa, riscoprire il piacere di scrivere e ricevere lettere, di conoscere nuovi amici e confrontarsi. Un valore aggiunto per la scuola digitale moderna, un progetto educativo dedicato alla conoscenza della lingua straniera e all’amicizia. E’ un invito a rallentare e godersi il piacere della scrittura, richiesta che sembra anacronistica in un mondo che si muove a ritmi estenuanti, dove tutto scorre veloce, e la comunicazione si è fatta digitale.

"Caro amico ti scrivo", insomma, e per principio non uso mail, non digito su Pc, tablet o smartphone ma scrivo a mano. Un’ardua sfida per gli studenti del Fermi, abituati a ricevere risposte immediate con un clic. C’è il valore del tempo, dell’attesa, da esercitare. La lentezza è preziosa e chi scrive lettere lo sa bene. I ragazzi si sono così cimentati nella stesura di una "brutta copia" rivista e corretta dalle professoresse per poi inviare all’indirizzo francese la versione in bella. Il divieto assoluto di scambiarsi i profili social?

E’ servito ad alimentare la curiosità, culminata nei giorni scorsi in un incontro vero. Il gruppo di 45 studenti francesi accompagnati da Antonio Esposito D’Onofrio, Marina Suardini, Elsa Giacardi ed Enrico Furco, hanno incontrato per la prima volta gli amici di penna. In carne ed ossa. Una festa in giardino con brindisi e merenda e la promessa di rivedersi il prossimo anno, perché l’esperimento è andato a buon fine. Con l’impegno, ovviamente, di continuare a scriversi. Preferibilmente non in frenetiche chat Whatsapp.