IRENE PUCCIONI
Cronaca

Caos al distretto. Arrivano i carabinieri: "Un caso di violenza ogni tre giorni"

La Fp Cgil denuncia l’escalation: "Uno stillicidio". Baldacci: "Occorre attivare un servizio di vigilanza all’interno dei locali"

Caos al distretto sanitario empolese (foto d'archivio)

Empoli (Firenze), 13 ottobre 2023 – Uno ogni tre giorni. Sono diventati uno stillicidio quasi quotidiano gli episodi di aggressione verbale e fisica nei confronti del personale amministrativo addetto ai servizi di front office del distretto sanitario di Rozzalupi a Empoli. L’ultimo risale a pochi giorni fa. A denunciarlo è il coordinatore Fp Cgil della Asl Toscana centro, Simone Baldacci. "È stato necessario anche l’intervento delle forze dell’ordine per placare la violenta aggressione verbale di una coppia di cittadini stranieri", racconta Baldacci.

"La donna e il suo compagno si rifiutavano di presentare i documenti richiesti dalla normativa per registrarsi all’anagrafe sanitaria e avere diritto all’assistenza sanitaria per tutta la famiglia. Per circa un’ora, il tempo necessario perché intervenisse una pattuglia del 112 – prosegue Baldacci – le due persone hanno bloccato le attività amministrative del distretto, impedendo alle addette dell’azienda di continuare a svolgere il loro lavoro e di chiamare le tante persone in attesa, continuando a inveire e a insultare le lavoratrici, accusandole di essere incapaci di fare il loro lavoro".

E questo è solo uno dei tanti episodi che si registrano nei distretti sanitari dell’ex Asl 11. "In un mese se ne contano dai 10 ai 12 – dice il sindacalista – La mancanza di un servizio di vigilanza nei presidi amministrativi della Asl della zona Empolese Valdelsa, e più in generale in tutta l’azienda Toscana Centro, fa sì che un numero sempre maggiore di utenti si senta in diritto di inveire e minacciare il personale ogni qualvolta creda di essere vittima di un adempimento burocratico poco comprensibile".

La burocrazia, in effetti, non aiuta né gli utenti né chi sta dall’altra parte dello sportello. "Le normative richiedono spesso una quantità inverosimile di documenti da presentare – sottolinea Sabrina Leto, segretaria con delega alla sanità della Fp Cgil Firenze – soprattutto se si tratta di cittadini stranieri, e questo complica molto le cose, considerata anche la mancanza di un servizio di mediazione culturale, capace di superare le barriere linguistiche fra operatori e cittadini stranieri che si presentano agli sportelli".

Al distretto empolese c’è poi anche un problema di carenza strutturale. "I locali vetusti sono davanti agli occhi di tutti, un presidio che sta cadendo a pezzi, dove gli spazi dedicati alle attività amministrative di front office sono angusti e poco accoglienti ed è impossibile erogare le delicate prestazioni burocratiche sanitarie nel rispetto della privacy. Nessuna cifra è stata stanziata per la ristrutturazione e l’adeguamento di questo distretto che serve Empoli e la vicina Sovigliana – sottolinea Baldacci – la situazione sta diventando ingovernabile senza che nessuna Istituzione se ne preoccupi".

Inoltre, aggiunge Leto: "La mancata attuazione delle norme legislative anti-violenza varate espone i lavoratori a episodi di violenza che provocano, nella migliore delle ipotesi, gravi choc emotivi: per questo chiediamo che l’azienda applichi il prima possibile servizi di vigilanza, si adoperi per fornire servizi di supporto psicologico ai lavoratori vittime di questi episodi, e agisca nelle opportune sedi legali per colpire gli autori di questi disdicevoli episodi". In caso di mancata risposta alle richieste "la Fp Cgil è pronta a denunciare l’azienda sanitaria nelle sedi più opportune e attuerà tutte le forme di mobilitazione e di protesta del personale".