"Biblioteca da riqualificare? Ci pensiamo noi"

Gli studenti del Pontormo stanno sperimentando le ore di alternanza scuola lavoro all’interno dell’istituto cercando di creare spazi fruibili

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EMPOLI

C’è chi dalla pandemia e dalle restrizioni imposte ha trovato nuovi spunti e idee. E’ il liceo "Pontormo" di Empoli dove gli studenti stanno sperimentando le ore di "alternanza scuola lavoro" all’interno della loro scuola. Come? Riqualificando la loro biblioteca scolastica, con il preciso scopo di trasformarla in uno spazio fruibile e aperto ad un’utenza ben più vasta che non sia solo quella interna all’istituto. In era pre-Covid gli alunni svolgevano l’esperienza pratica all’esterno, in attività di supporto, aiuto e collaborazione ai servizi culturali cittadini. La scuola ha così pensato di ‘trasferire’ questo lavoro all’interno, impegnando gli studenti nel restyling della loro biblioteca. Prima della pausa pasquale due classi quarte dell’economico sociale, hanno provveduto a una prima sistemazione degli spazi, alla creazione di una brochure e di un logo che renda riconoscibile la biblioteca. Poi, nelle quattro settimane del mese di maggio, a rotazione, ciascuna classe quarta di scienze umane si avvicenderà in biblioteca per effettuare la catalogazione dei tanti volumi, circa 10mila. Sarà anche utilizzato un nuovo software per l’inserimento dei libri nel catalogo.

L’auspicio della dirigente, Filomena Palmesano, è che si crei in questo spazio rinnovato un centro di aggregazione culturale che porti avanti un preciso progetto di promozione alla lettura. "L’idea di fondo ha ben più ampio respiro e si colloca all’interno delle più recenti iniziative di promozione alla lettura – spiega Palmesano –. Pensiamo, ad esempio, al progetto Amico Libro voluto dal Miur in collaborazione con l’Anci e che prevede la promozione alla lettura che includa famiglia, scuola, istituzioni, associazioni, enti. Oppure al noto ’Leggere: Forte! Ad alta voce fa crescere l’intelligenza’ pensato da Regione Toscana". Le classi quarte del Pontormo hanno anche partecipato a incontri di formazione sulle modalità di lettura ad alta voce e testo recitato: la voce dell’adulto, abilmente modulata, permette di sentire i termini, gli accostamenti inconsueti, il suono, il ritmo e avvicina i piccoli al piacere della lettura. Il progetto, pur con le difficoltà del momento attuale, procede speditamente e si prevede che la biblioteca, nella sua veste rinnovata, possa essere inaugurata a inizio del nuovo anno scolastico e diventi un centro culturale di riferimento per il territorio.

Irene Puccioni