Beer Fest, un boccale colmo di polemiche

L’assessore Ponzo Pellegrini: "E’ stato un successone". La replica di Fabrica Comune: "Scarsa qualità e poca attenzione alle attività locali"

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di Tommaso Carmignani

I numeri non mentono. E se si sceglie di guardare quelli, di dubbi non ce ne sono: la prima festa della birra tutta empolese andata in scena nel week-end in piazza Matteotti è stata un successone. Tanta gente, tanta musica, tanta birra. Ne hanno parlato sia Confesercenti che l’associazione Centro Storico, organizzatori dell’evento insieme ad una società che si occupa principalmente di fare questo. Ma è stato proprio il format della kermesse, insieme alla scarsa attenzione che il Comune avrebbe riservato alle birrerie locali, a mandare su tutte le furie le opposizioni ed in particolare Fabrica Comune, che per mezzo dei suoi due consiglieri, Beatrice Cioni e Leonardo Masi, ha alzato e non poco la voce.

"Se a colpo d’occhio queste iniziative portano benessere, riflettendoci il saldo è forse più negativo che positivo: traffico, logica del consumo a gogò, bassa offerta culturale, confusione in città, costi elevati per la pubblica amministrazione, per l’utenza e per le attività. La manifestazione – dicono – ha offerto un prodotto medio basso a costi elevati, ed è stata organizzata da una società che ha ottenuto dall’amministrazione la gratuità del suolo. Non vi hanno partecipato le attività empolesi del settore". I malumori affondano però le radici nel tempo. "Cinque pub empolesi – proseguono Masi e Cioni – si erano associati col fine di creare a Empoli una festa della birra di qualità e hanno chiesto uno spazio gratuito all’amministrazione. Tale spazio era stato individuato nel Palazzetto delle Esposizioni. La giunta ha votato contro la gratuità ed è stato chiesto ai promotori una cifra non irrilevante. Mentre i promotori stavano discutendo il da farsi, poi, è uscito sui giornali l’annuncio dell’Empoli Beer Fest. Quando è stato fatto notare che non c’era nemmeno un’attività di Empoli, gli organizzatori hanno invitato alla partecipazione i pub empolesi a cui è stato chiesto 3500 euro più Iva per uno stand. Praticamente nessun pub ha aderito a queste condizioni. Sia l’iniziativa promossa dagli imprenditori locali, che quella realizzata in piazza Matteotti sono eventi commerciali, ma l’offerta, il costo, la partecipazione attiva del territorio e la qualità dell’evento dovrebbero essere fattori di cui tenere di conto per l’amministrazione comunale".

Diverso, ovviamente, il parere dell’assessore Ponzo Pellegrini. "Si è rivelato un evento che ha portato in piazza qualche migliaio di persone. Abbiamo scelto questa piazza perché questa è la migliore risposta all’insicurezza. C’erano famiglie con bambini e tanti ragazzi. Ho visto una manifestazione estiva, ordinata, allegra, in una parola bella".