
Solidarietà e vicinanza. Ma anche proposte concrete. Dopo la manifestazione di protesta, gli studenti dell’istituto Ferraris-Brunelleschi di Empoli sono stati investiti da una vera e propria ondata di reazioni. Messaggi e soluzioni che potrebbero risolvere almeno una delle questioni denunciate nel piazzale di via Bonistallo tra striscioni e megafoni. All’appello lanciato dai ragazzi e raccolto dalla preside Grazia Mazzoni, ora risponde anche l’Arci Empolese Valdelsa. Da una parte gli studenti che fanno un lungo elenco di ciò che non va invitando il dirigente scolastico ad andarsene.
Dall’altra la preside che tende la mano ai ragazzi garantendo l’impegno nella ricerca di uno spazio idoneo all’organizzazione delle assemblee studentesche, con l’appoggio dell’amministrazione comunale. Eccolo il nocciolo della questione: oltre alle gite scolastiche "fuori budget per molte famiglie" e alla riduzione delle ore di laboratorio teatrale c’è il disagio - manifestato chiaramente - di non avere un luogo fisico per le assemblee d’istituto. Genitori e docenti sono scesi in piazza insieme ai ragazzi e ora anche l’Arci si schiera a favore degli studenti del Ferraris-Brunelleschi.
"Rimane davvero difficile capire come sia possibile che proprio all’interno della scuola, luogo deputato alla crescita e al progresso, alla formazione intellettiva, umana e sociale dei giovani - fa sapere con una nota Arci Empolese Valdelsa - venga di fatto negato dal 2020 il diritto allo svolgimento delle assemblee, vere occasioni di confronto e di discussione, momenti di sviluppo dell’autonomia e della capacità critica. Oltre a questa grave mancanza che di fatto inibisce la democrazia, sono state interrotte varie collaborazioni con il territorio che da anni venivano portate avanti e che fornivano agli studenti la possibilità di espressione e di conoscenza, un’apertura mentale e un approfondimento sul mondo e su se stessi. Sappiamo bene questo poiché anche alcune progettualità che la nostra associazione portava e svolgeva da anni con gli studenti, sono state sospese".
Si parla di restrizioni intollerabili ed è proprio Arci a sottoscrivere quanto lamentato dai ragazzi. "Non è un bel clima quello che si respira in questa scuola a causa di queste incomprensibili e intollerabili violazioni di cui la dirigente scolastica, sollecitata a fornire una risposta, non risponde o lo fa in modo parziale, adducendo come motivo la mancanza di spazi capienti. A fronte di questo clima, il corpo studentesco denuncia la fuga dei professori da questo istituto: non può esserci apprendimento e crescita quando mancano diritti e serenità". Da qui la proposta. "La nostra associazione mette volentieri a disposizione degli studenti i propri spazi, le sale dei Circoli Arci, come ha sempre fatto per le assemblee e per progettualità extrascolastiche. Consapevoli che tali saloni non avranno la capienza per contenere tutti i giovani dell’istituto contemporaneamente, ci mettiamo a disposizione per supportare e accogliere gli studenti anche nell’organizzazione, eventualmente frazionata, e offrire così il ripristino di diritti negati".
Ylenia Cecchetti