Allarme in agricoltura. La grandinata ha rovinato le spighe, il frumento è a rischio

Il presidente dell’Associazione dei produttori colline toscane "È diventato impossibile sostenere i costi in continuo aumento . Tutto il nostro lavoro sempre più minacciato da questo clima impazzito".

Spighe rotte o piegate a terra. La foglia bandiera, da cui dipendono la bontà e la ricchezza della produzione, danneggiata, ed il pericolo imminente di un attacco di malattie fungine. L’agricoltura è in crisi e non è una novità. Dopo la siccità ci si è messa la grandine. La situazione peggiore? Quella del grano. La denuncia arriva dall’Associazione Produttori Colline Toscane, che raduna oltre venti aziende agricole tra l’Empolese Valdelsa, Firenze e il Chianti Fiorentino. Raccolte a rischio e prodotti ortofrutticoli danneggiati, un’emergenza che non risparmia i nostri territori. "In queste ultime settimane di perturbazione – dice il presidente Diego Tomasulo – è tutto in discussione. Il rischio di perdita di una buona parte del raccolto di tutte le colture, a partire dalla viticoltura e dall’olivicoltura, è serio. Ben venga la pioggia, fondamentale per la campagna. Ma se a cadere è la cosiddetta bomba d’acqua, l’agricoltura è compromessa. Soprattutto se accompagnata da un repentino sbalzo di temperature".

"Le criticità atmosferiche e il drastico abbassamento del termometro - conferma Tomasulo - si sono presentati proprio quando ormai sembrava iniziata la bella stagione estiva". Se i prodotti ortofrutticoli hanno subito dei danni, ma senza troppe ripercussioni per i prossimi raccolti, per il grano invece la situazione è preoccupante. "Il frumento è stato duramente danneggiato dai colpi ricevuti dalla grandine. Anche la produzione di miele per quest’anno sarà notevolmente ridotta: questo era il momento in cui le api avrebbero dovuto effettuare il loro lavoro con il nettare dei fiori che invece sono già appassiti". Api spaesate, raccolti compromessi, clima impazzito. Per verificare e soprattutto cercare di quantificare la perdita effettiva che gli agricoltori hanno subito in conseguenza del maltempo e delle piogge abbondanti fuori stagione, bisognerà aspettare ancora qualche settimana, quando le piante riprenderanno il normale ciclo vegetativo.

In attesa di questo bilancio, i produttori lanciano l’allarme per un è presente già difficile e un futuro che potrebbe essere ancora più compromesso. "Fare agricoltura – conclude Tomasulo - è sempre più difficile, con danni che si ripetono di anno in anno. L’aumento esponenziale dei costi dell’energia elettrica, delle materie per gli imballaggi come il vetro e la carta, dei prodotti per l’agricoltura e del carburante per far andare i nostri mezzi agricoli sono una costante. È diventato impossibile sostenere tutti questi costi, specie a fronte di semine e produzioni che possono venire compromessi in pochi minuti da una grandinata fuori stagione". Quindi Tomasuolo fa un appello ai cittadini-consumatori: "Tuteliamo le nostre campagne e salvaguardiamo i nostri contadini, che ce la mettono tutta per far arrivare sempre sulle tavole prodotti di qualità".

Ylenia Cecchetti