Al via controlli intensivi e blitz a sorpresa

A Empoli iniziano i controlli dell'Ecomercato per il corretto smaltimento dei rifiuti. Gli ispettori ambientali sanzioneranno comportamenti scorretti, premiando chi rispetta le regole. Focus su evitare la dispersione dei rifiuti nel torrente Orme. Commerciante: "Progetto positivo, ci sentiamo seguiti".

I controlli sono iniziati. Ecomercato prevede, dopo la fase iniziale di sensibilizzazione e distribuzione delle attrezzature, una serie di verifiche da parte degli ispettori ambientali, chiamati a sanzionare comportamenti scorretti. A chi dimostrerà di rispettare le regole del progetto verrà consegnato un attestato di merito. Durante il primo mese i controlli saranno effettuati in modo capillare, ogni settimana, per dare un segnale forte agli esercenti. Dopo i controlli intensivi, si passa a verifiche con cadenza bisettimanale, blitz a sorpresa. "Non siamo qui per penalizzare chi lavora, ma per annotare eventuali criticità e collaborare – precisa un ispettore ambientale già attivo ieri tra i banchi del mercato –. Sufficienza piena agli ambulanti che si stanno comportando bene. In questa fase fotografiamo la situazione per capire se gli addetti ai lavori hanno avuto modo di ricevere tutte le informazioni e se stanno seguendo le linee guida fornite. Non ci concentriamo solo sull’alimentare ma anche sulla merceria". Lì infatti le veline volano, il servizio va affinato. "Ma indirizziamo le persone al corretto conferimento, punendo solo i recidivi".

Punto primo, "evitare la dispersione dei rifiuti soprattutto nelle acque del torrente Orme" come ha fatto presente Alessandro Costagli, presidente Confcommercio Empolese Valdelsa, sollevando una questione cruciale. Quella degli scarti di plastica e carta che finiscono nel letto del fiume. L’installazione di ringhiere a maglie più fitte ha arginato in parte il fenomeno. "Ma nelle giornate ventose, gestire i sacchetti è un problema – spiega Luca Taddeini, ambulante e presidente Anva Confesercenti (in foto) –. Ci stiamo aggiustando sul multimateriale e sull’indifferenziato. Bisognerebbe pensare anche alla carta. Chi ha coscienza ci fa attenzione. Ognuno si arrangia come può, portandosi da casa scatole di cartone. Servirebbe una dotazione di recipienti anche per questa frazione. Con il progetto di Alia comunque ci sentiamo seguiti e in dovere di far qualcosa in più". Della stessa idea Fabrizio Borchi, settore abbigliamento. "Ben vengano certe iniziative, ora pensiamo al cartone. Noi per conferire utilizziamo scatole che invece ci sarebbero utili per riporre la merce". Chi ha solo carta da smaltire è Salvatore Venturoso, calzature. "Sporco non ne facciamo, ma ci impegniamo a pulire anche per gli incivili". "Il progetto è positivo – conferma Cristina Romani, dal banco alimentare –. È importante poter contare sul personale che scioglie ogni dubbio".

Y.C.