"A Montagnana serve l’orario pieno alla posta"

Il sindaco Mugnaini si mobilita e chiede il ripristino dell’apertura nell’ufficio della frazione come era prima del lockdown

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Il sindaco Alessio Mugnaini, ha suonato alla porta delle Poste per far riaprire a pieno l’ufficio di Montagnana. Ciò perché, spiega appunto il primo cittadino, gli uffici postali nelle frazioni sono servizi di prossimità essenziali. Dunque lo stesso Comune, insieme ai cittadini che nel frattempo si sono fatti sentire, chiede il ripristino dell’apertura su 5 giorni settimanali. Da aprile 2020, causa lockdown, l’ufficio postale della frazione di Montagnana ha subìto un’importante riduzione dell’orario di apertura. L’ufficio, prima dell’emergenza sanitaria, offriva un servizio completo con un’apertura di 5 giorni su 7; invece, dopo il primo momento di chiusura di marzo, Poste Italiane - si spiega sempre nell’osservazione del Comune - ha scelto di riaprire lo sportello solamente per tre giorni alla settimana con un solo operatore.

I cittadini hanno denunciato da tempo questo disservizio al sindaco di Montespertoli: l’apertura dello sportello per tre giorni alla settimana con un solo operatore è insufficiente poiché costringe a lunghe e interminabili file davanti all’ufficio postale e durante l’inverno, senza una pensilina o una panchina in aiuto, è una condizione di estremo disagio specie per gli anziani. E le file rischiano di diventare assembramenti. Sono state raccolte le firme da presentare a Poste Italiane e ne sono arrivate oltre 170 solamente dalla frazione di Montagnana grazie al lavoro di Ilaria Nencioni che ha coordinato la raccolta.

Per inciso, Mugnaini ha aggiunto che servirebbe un miglioramento del servizio da parte di Poste Italiane anche nella stessa Montespertoli dove specialmente il martedì, giorno di mercato, si può trovare una fila lunghissima senza uno spazio esterno coperto per l’attesa. "La modifica d’orario dello sportello a Montagnana costringe i cittadini di quella comunità ad operare presso lo sportello di Montespertoli aggravando ancora più la situazione, considerando il periodo invernale e il tempo di pandemia da Covid-19. - afferma il sindaco - Le persone che non possono usare un’alternativa sono costrette a file interminabili senza la possibilità di ripararsi. La presenza di questo servizio è indispensabile ed è necessario aumentarne la qualità". E’ un "disservizio - ha aggiunto il sindaco – che può causare ingenti danni e disagi, con la scadenza di bollette, il rischio di vedersi poi arrivare solleciti e di incorrere in sanzioni per non parlare del giorno del ritiro della pensione". Poi la mano tesa: "Il Comune è a disposizione di Poste Italiane per trovare una soluzione idonea per evitare i disagi all’esterno, possiamo collocare una panchina o un gazebo dove c’è spazio ma questo non lo può fare il Comune da solo".

Andrea Ciappi