MONICA PIERACCINI
Economia

Turismo in Toscana: il bilancio. Incognita settembre. Le città d’arte salvano la stagione

Per il Centro Studi gli arrivi potrebbero arrivare a 5,9 milioni L’inflazione tiene lontani gli italiani, che hanno preferito l’estero Penalizzate le destinazioni balneari. Americani e tedeschi nei borghi

Un escursionista

Un escursionista

Firenze, 31 agosto 2023 – E’ arrivato l’autunno? Nient’affatto. Le previsioni meteo dicono che da domenica torneremo a tutti gli effetti in estate e sarà un’estate tipicamente settembrina. Quindi sole, caldo, ma non quelle ondate di afa che hanno caratterizzato il passaggio di Nerone.

Anche il prossimo mese, dunque, potrebbe essere favorevole per il turismo toscano e soprattutto per le città d’arte che hanno sbancato. "Il trend di settembre – spiega Daniele Barbetti, presidente regionale di Federalberghi-Confcommercio – dovrebbe confermare quello dei mesi precedenti. Ripartiranno anche dei flussi turistici stranieri che solitamente ad agosto si fermano e sarà un mese in cui le città d’arte faranno numeri più alti di quelli di agosto, il contrario al mare".

In generale, però "sarà un’estate sottotono rispetto a quella attesa", con il turismo domestico che non riuscirà a tornare ai livelli del 2019. Una delle principali cause è la spinta inflazionistica, a due cifre in Italia e in Toscana, che ha portato gli italiani all’estero (in Albania, ma non solo) per recuperare un po’ di potere d’acquisto: destinazioni dove si può stare più giorni e permettersi alberghi o alloggi di più alto livello rispetto alle località nostrane.

Per questo l’estate 2023 ha penalizzato in Toscana le destinazioni balneari e le aree più interne, ma non le città d’arte, preferite degli americani, che, insieme ai tedeschi, rappresentano i principali mercati per la nostra regione.

Anche rispetto alle strutture ricettive, sono quelle di alta gamma e quelle più orientate al turismo internazionale, rileva il presidente Barbetti, ad aver subito meno i contraccolpi di questa stagione che era iniziata al meglio, almeno stando ai dati dei primi mesi 2023 e alle previsioni per giugno-settembre.

Per esempio, il Centro studi turistici di Firenze ha stimato per l’estate 2023, settembre compreso, 5,9 milioni di arrivi e 23,9 milioni di presenze in Toscana, con una crescita di turisti stranieri del 6,5% sul 2022 e di italiani del 2,1%.

Dati che potrebbero non essere confermati a consuntivo. "La stagione balneare è agli sgoccioli e dopo il 15 settembre si aprirà la fase degli short break , le fughe di due-tre giorni che vedono le città d’arte come mete privilegiate. Ma quale sarà il mercato di riferimento? Quello interno è un po’ in ritirata, come ha dimostrato agosto, e anche i tedeschi, che prediligono settembre, sono in flessione per i timori legati all’economia", fa presente Franco Marinoni, direttore Confcommercio Toscana. "Temo che sia finita quella ‘bolla’ felice in cui il turismo mondiale è vissuto tra il 2022 e i primi cinque mesi del 2023 grazie al cosiddetto ‘revenge tourism’, cioè quella voglia intensa di viaggiare dopo le chiusure forzate della pandemia.

Una voglia che, in Toscana, ha fatto schizzare i dati di arrivi e presenze a livelli superiori rispetto al pre-pandemia: nei primi 5 mesi del 2023 abbiamo registrato un milione di arrivi e due milioni di presenze in più rispetto agli stessi mesi del 2022. Il timore è che il peso dell’inflazione si farà sentire".

"Il rallentamento registrato da metà agosto in avanti – fa notare Nico Gronchi, presidente di Confesercenti toscana – è un segnale che dobbiamo raccogliere, avviando una riflessione che vada nel segno di uno sviluppo di qualità e anche di un’attenzione ai prezzi".