Il giorno della multiutility toscana: "Servizi adeguati per la crescita"

Ambiente, acqua ed energia: è nata la nuova azienda. Consiag, Publiservizi e Acqua Toscana confluiscono in Alia Spa

La firma dei sindaci e dei rappresentanti delle società partecipate

La firma dei sindaci e dei rappresentanti delle società partecipate

Firenze, 27 gennaio 2023 - ​La grande multiutility toscana è nata. Attiva nei settori ambiente, acqua ed energia, la holding ha registrato due firme cruciali: quella dei patti parasociali da parte dei 66 Comuni della Toscana Centrale che li hanno approvati nei consigli comunali e quella dell’atto di fusione per incorporazione in Alia Spa delle prime tre società. Si tratta di Consiag (società di 23 Comuni con partecipazioni importanti in Estra e Publiacqua), Publiservizi (holding di 35 Comuni) e Acqua Toscana, costituita per raccogliere le partecipazioni in Publiacqua. A firmare, di fronte al notaio Giovanni Cerbioni, sono stati il presidente di Alia Nicola Ciolini con l’amministratore delegato Alberto Irace, il presidente di Publiservizi Marco Baldassarri e l’amministratore unico di Consiag Nicola Perini (delegato anche per Acqua Toscana). La nuova struttura societaria è costituita dai Comuni di Firenze (37,1%), Prato (18,1%), Pistoia (5,54%) Empoli (3,4%) e altri Comuni toscani (35,9%).

Nel primo nucleo di aggregazione, la nuova società deterrà il 40% delle quote di Estra, il 58% di Publiacqua, il 19% di Acque Spa e il 31% di Toscana Energia, con circa 700 milioni di euro di ricavi previsti, un Ebidta di 170 milioni e investimenti per 170 milioni l’anno. Il 10 febbraio l’assemblea dei soci di Alia deciderà come integrare il Cda per dare rappresentanza alle nuove realtà, mentre entro giugno verrà scelto è il nome della multiutility. Sempre nei prossimi mesi, è previsto un primo aumento di capitale per 1,2 miliardi per permettere l’ingresso di altri azionisti pubblici, con un bacino potenziale di 3 miliardi di fatturato a livello regionale e oltre 4 miliardi guardando alle regioni limitrofe. Infine, l’apertura al mercato azionario nel 2024, anche se su questo punto diversi Consigli comunali si sono riservati ulteriori valutazioni. "Oggi la Toscana supera localismi e personalismi - ha commentato Nicola Ciolini (Alia) -. Ma è solo il primo passo: sarà necessario continuare a coinvolgere altre realtà verso la quotazione in borsa". "La multiutility - ha dichiarato Nicola Perini (Consiag) - potrà garantire adeguate infrastrutture e servizi a un tessuto produttivo e industriale, che deve ambire a essere sempre in crescita".

"A conclusione di un processo impegnativo e partecipato - ha commentato Marco Baldassarri (Publiservizi) - prende vita una nuova azienda che consentirà ai Comuni maggiore efficienza ed economicità nella gestione di servizi pubblici". "Grazie alla multiutility – ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella – puntiamo nel medio-lungo periodo a bloccare gli aumenti delle tariffe, migliorando i servizi. Cominciamo con la Toscana centrale, ma siamo fiduciosi sul coinvolgimento delle altre province". Un appello a Siena e Arezzo è arrivato dal sindaco di Prato, Matteo Biffoni. "Questa è un’operazione toscana, non di Prato e Firenze – ha detto - e resta aperta. La multiutility sarà controllata dai Comuni, che avranno il 51%. Confido che nel tempo anche Siena e Arezzo, come altri territori toscani, decidano di accompagnare questo percorso". "Quello di oggi è il tentativo di creare, con gravissimo ritardo, una società che dia servizi migliori e contrasti l’aumento delle tariffe – ha proseguito il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi –. Finito il tempo delle scartoffie, ci attendiamo un piano industriale. È in corso anche un’interlocuzione con i sindaci di Pisa, Siena, Arezzo, Grosseto e spero che la compagine di allarghi". Perplessità espresse dalla consigliera regionale Elisa Tozzi (Toscana Domani). "La multiservizi – ha detto - potrà pure essere di proprietà pubblica e a controllo pubblico ma il centro decisionale sarà rappresentato, in ultimo, dall’amministratore delegato e non dai sindaci".