Il vaccino, nel luogo dove è naturale trovare un medicinale: la farmacia. E' lì che, come annunciato via twitter dal ministro Speranza, si potrà ricevere la dose salvavita. L'intera procedura avverrà nel negozio: lì ci si prenota, lì si riceverà la dose dal farmacista che avrà seguito un corso specifico. Tutti potranno vaccinarsi lì, meno i superfragili. Diversamente dalle vaccinazioni presso i centri pubblici, dov'è obbligatoria la presenza del medico, in caso di reazione al vaccino il farmacista chiamerà il personale di soccorso tramite 118 o 112.
La notizia è arrivata mentre la Regione Toscana era impegnata nell'annuncio di due provvedimenti: l'apertura alle prenotazioni per il vaccino Astra Zeneca delle persone nate fino al 1951 e la sospensione delle vaccinazioni al comparto giustizia. Quest'ultima decisione arriva - a categorie abbondantemente immunizzate - dopo vasto spargimento di veleni a livello nazionale, riguardante il presunto privilegio riconosciuto dagli avvocati e la minaccia di una parte dei magistrati che se lasciati senza iniezione, avrebbero bloccato la già lenta macchina della giustizia.
Col vaccino esteso agli over 70 e ricevibile da tutti in farmacia si soffocano polemiche e si ripristina il criterio più naturale per circostanze come questa: quello dell'età e delle condizioni di salute. Davanti alla siringa tutti uomini, non caporali.
Piero Ceccatelli